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Sci alpino, chi si salverà? Da Kilde a Shiffrin, ora Goggia: catena di infortuni che allarma

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Sofia Goggia
Goggia / LaPresse

Una specie di bollettino di guerra. La stagione del Circo Bianco ha vissuto momenti molto complicati e purtroppo gli infortuni di primattori e primattrici della neve sono all’ordine del giorno. L’ultima brutta notizia in ordine di tempo è stata quella riguardante Sofia Goggia, che in un allenamento di gigante a Pontedilegno si è procurata una frattura articolare scomposta pluriframmentaria del pilone tibiale destro. Stagione finita per la campionessa bergamasca e addio sogni di gloria.

Non è stata l’unica Sofia, come detto, e gli esempi sono davvero eccellenti. Rimanendo al settore femminile, la tappa di Coppa del Mondo a Cortina d’Ampezzo è stata una specie di ecatombe con gli infortuni della canadese Valerie Grenier, della svizzera Corinne Suter e soprattutto della leader di Coppa del Mondo, Mikaela Shiffrin. Il tutto era stato preceduto dalla caduta nel gigante di Jasna (Slovacchia) della padrona di casa, Petra Vlhova, con conseguenze molto gravi: rottura del legamento crociato anteriore e del collaterale mediale del ginocchio destro. Da non dimenticare quando accaduto l’8 dicembre 2023 a Elena Curtoni, fratturatasi l’osso sacro a St. Moritz.

Tra gli uomini le cose non sono andate meglio, anzi…A Bormio, il 28 dicembre, l’austriaco Marco Schwarz ha pagato dazio e il legamento del ginocchio destro è andato in pezzi. Spaventoso poi quanto è accaduto a Wengen. Sul Lauberhorn prima il francese Alexis Pinturault (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro) e poi il norvegese Aleksander Aamodt Kilde (lesione al polpaccio e lussazione alla spalla) hanno fatto venire i brividi.

Per questo, un coro di proteste si è alzato sulla gestione del calendario, con troppe gare ravvicinate, pensate per recuperare quanto non andato in scena all’inizio della stagione. Il francese Cyprien Sarrazin, poco dopo l’incidente di Kilde, affermò: “È uno schifo. Sono tre giorni davvero duri, sulla pista più lunga del circuito, per me è troppo. Si gioca con la nostra salute, con le nostre vite“. Dominik Paris aggiunse: “Non è bello se vedi queste immagini di un amico. Purtroppo succedono queste cose nel nostro sport e si cerca di capire come mai. Sicuramente non è ottimale fare tre gare di fila sulla pista più lunga del mondo“.

Da questo punto di vista il direttore di gara FIS, Markus Waldner, aveva reso noto che non ci sarebbero stati più recuperi al fine di non congestionare ulteriormente il calendario, ma è chiaro che la criticità sia ancora esistente.

ELENCO INFORTUNATI ECCELLENTI

UOMINI

Marco Schwarz (Austria) – Lesione al legamento ginocchio destro (28 dicembre a Bormio)

Aleksander Aamodt Kilde (Norvegia) – Lesione al polpaccio e lussazione alla spalla (14 gennaio a Wengen)

Alexis Pinturault (Francia) – Rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro (12 gennaio a Wengen)

DONNE

Mikaela Shiffrin (USA) – Stiramento al collaterale del ginocchio sinistro (26 gennaio a Cortina)

Petra Vlhova (Slovacchia) – Rottura del legamento crociato anteriore e del collaterale mediale del ginocchio destro (20 gennaio a Jasna)

Corinne Suter (Svizzera) – Rottura del legamento crociato anteriore e lesione del menisco interno del ginocchio sinistro (26 gennaio a Cortina)

Valerie Grenier (Canada) – Frattura l’omero, crociato strappato e stiramento del collaterale (28 gennaio a Cortina)

Sofia Goggia (Italia) – Frattura articolare scomposta pluriframmentaria del pilone tibiale destro (5 febbraio a Pontedilegno in allenamento)

Elena Curtoni (Italia) – Frattura dell’osso sacro (8 dicembre a St. Mortiz)

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