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Sci Alpino

Sci alpino, l’infinita catena di infortuni di Sofia Goggia: una carriera flagellata

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Sofia Goggia
Goggia / Pentaphoto

Un fulmine a ciel sereno, anche se nel caso di Sofia Goggia lo è relativamente. La campionessa bergamasca si è gravemente infortunata nel corso di una sessione di allenamento a Temù, dove si stava preparando in vista dei prossimi appuntamenti della Coppa del Mondo di sci alpino. Come confermato dalla FISI, si parla di una frattura della tibia e del malleolo tibiale della gamba destra (operazione nel pomeriggio) e quindi stagione finita per lei.

Un percorso il suo tra successi (campionessa olimpica nella discesa libera a Pyeongchang 2018, vincitrice di quattro Coppe del Mondo di discesa libera, due medaglie mondiali e un argento olimpico sempre in discesa a Pechino 2022) e anche tanti stop. Bisogna tornare indietro al 2007, quando l’azzurra gareggiava nel circuito FIS, e in quel periodo arrivò il primo infortunio al legamento crociato del ginocchio destro. Nell’anno successivo fu il menisco a cedere e a obbligarla a nuovi sforzi per risalire la corrente, come si suol dire.

Una storia, infatti, di sorrisi e anche di pianti quella di Sofia, ricordando l’infortunio nello slalom gigante di Kvitfjell in Coppa Europa del 2011 e un nuovo lungo stop. Anche in questa circostanza fu il crociato destro a lesionarsi. E poi nel 2013,  il 7 dicembre – durante la discesa libera di Lake Louise in Coppa del Mondo – con il crociato del ginocchio sinistro a farla soffrire. Fu sottoposta a un intervento delicato per la ricostruzione di crociato e collaterale, insieme a menisco mediale e laterale del ginocchio citato.

Arriviamo poi all’ottobre del 2018 quando si frattura il malleolo peroneale ed è costretta a saltare la prima parte della stagione e nel 2020 rimedia una frattura scomposta del radio sinistro cadendo nel supergigante di Garmisch-Partenkirchen.

Ed è lì che il 31 gennaio 2021, scendendo da una pista turistica a gara annullata, il ginocchio destro subì un trauma distorsivo, con frattura composta del piatto tibiale laterale, e addio ai Mondiali di Cortina. Sulle nevi dell’Olympia delle Tofane, il 23 gennaio 2022, 24 ore dopo il trionfo in discesa, un nuovo incontro sgradito con il fato: distorsione al ginocchio sinistro con parziale lesione del legamento crociato e microfrattura peroneale. Tutto questo a precedere il miracoloso recupero, che portò all’argento in discesa nei Giochi di Pechino.

A seguire altri acciacchi e lesioni di varia entità fino allo stop odierno, che metterà Sofia di nuovo a dover risorgere dalle proprie ceneri.

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