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Sci Alpino

Sci alpino, Odermatt vuole proseguire la stagione perfetta anche ad Aspen. L’Italia a caccia del podio perduto

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Marco Odermatt
Marco Odermatt/IPA Sport

La Coppa del Mondo maschile di sci alpino resta negli Stati Uniti. Dopo il weekend scorso a Palisades Tahoe, domani si apre una tre giorni di gare, tutte tecniche, ad Aspen. In programma ci sono infatti ben due giganti ed uno slalom ed il tema principale è quello di capire se Marco Odermatt continuerà a mantenere viva la possibilità di chiudere la stagione perfetta. 

Le vittorie consecutive dello svizzero tra le porte larghe sono dieci, sette delle quali in questa stagione. Chiaramente anche ad Aspen è l’assoluto favorito ed un’altra doppietta lo proietterebbe ad un passo dalla storia. Infatti vincendo entrambe le gare Odermatt si troverebbe a due sole vittorie dalla storia: diventare il primo atleta di sempre a vincere undici giganti in una sola stagione ed avvicinare il record di Ingemar Stenmark di quattordici successi consecutivi in una sola specialità.

Chi possono essere i rivali dello svizzero, sempre se ci sono? Il gigante di Palisades Tahoe ha fatto ritrovare alla Coppa del Mondo un protagonista come Henrik Kristoffersen. Il norvegese si è giocato fino alla fine la vittoria con l’elvetico, visto che era davanti fino al penultimo intermedio della seconda manche. Il resto del mondo è arrivato ad un secondo da entrambi, anche se i possibili avversari di Odermatt restano sempre i soliti nomi, come lo sloveno Zan Kranjec, il croato Filip Zubcic, il connazionale Loic Meillard, l’austriaco Manuel Feller.

Proprio Feller ha la grande occasione ad Aspen di conquistare la sua prima coppa di slalom della carriera. La vittoria a Palisades Tahoe ha aperto definitivamente la strada all’austriaco, che si trova con un vantaggio davvero riguardevole (+204) sul secondo in classifica, il tedesco Linus Strasser, a tre gare dal termine. Una sfera di cristallo meritatissima per Feller, che è stato l’unico ad avere una continuità di risultati e piazzamenti in una specialità che regala sempre incertezza ed imprevedibilità.

E l’Italia? La squadra azzurra va a caccia di un podio totalmente perduto nelle discipline tecniche, visto che l’ultimo in slalom risale al gennaio 2022 (Razzoli 3° a Wengen) ed in gigante, invece, al dicembre 2021 (De Aliprandini 2° in Alta Badia). Addirittura se si va a cercare la sola vittoria bisogna tornare indietro ancora di tantissimi anni: 2017 tra i rapid gates con Manfred Moelgg a Zagabria e addirittura 2012 per il gigante con Max Blardone a Crans Montana.

Vincere in gigante al momento è impossibile, in slalom servono anche una serie di coincidenze, ma tra i rapid gates c’è comunque la possibilità di realizzare la sorpresa. Alex Vinatzer e Tommaso Sala sono le carte da podio tra i pali stretti, mentre Filippo Della Vite in gigante probabilmente resta l’unico che può davvero provarci, ma ha bisogno della gara perfetta.

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