Sci Alpino

Sci alpino: Sofia Goggia torna a parlare su Instagram dopo l’infortunio: “Fa malissimo, ma questo dolore non sarà invano”

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Sofia Goggia /Pentaphoto

Uno sfogo, ma anche un commovente discorso motivazionale. È un fiume in piena Sofia Goggia, tornata a parlare diciassette giorni dopo il bruttissimo infortunio (infortunio di tibia e malleolo) di Ponte Di Legno che l’ha costretta a salutare la possibilità di conquistare la quinta Coppa del Mondo in discesa libera.

L’oro olimpico di PyeongChang 2018 si è aperta a 360 gradi con i propri follower su Instagram, svelando tutte le sue sensazioni. In prima battuta Goggia ha citato la grande forza di Elena Franchini, scomparsa lo scorso anno dopo aver lottato con un tumore: “Se questo è il piano che Dio ha riservato per me, altro non posso fare che spalancare le braccia, accoglierlo e accettarlo – ha scritto l’azzurra – Questa frase, che già utilizzai prima di Pechino, non è mia ma di Elena Fanchini: la pronunciò durante un’intervista con la sua autentica genuinità – che tanto mi manca!- quando venne a sapere della ricaduta del tumore. Mi sono ispirata a Lei, l’ho fatta “mia” ed è ciò che mi sono detta quando mi stavano trasportando a Milano in elicottero, con la ferma consapevolezza che quella sgradevolissima sensazione che avevo avuto in pista, quando ancora non mi ero fermata dalla caduta, era veritiera: la mia tibia era rotta e frantumata. Mio papà mi ha scritto per messaggio che “questo mio dolore non sarà invano” ma, anche se poi il tempo mi dirà che lui aveva ragione, attualmente stento a crederci. Non è un osso che si rompe e non è la fatica, seppur pesantissima, del settimo, complicato, intervento chirurgico in carriera“.

La sciatrice ha poi scavato in profondità nel suo dolore: “Ciò che fa male, davvero male, è quella lacerazione che sento dentro al petto, strappo che solo io posso avvertire radicato nel mio profondo, figlio del fatto di essere per l’ennesima volta a tu per tu con me stessa in una situazione del genere nonostante gli sforzi, l’impegno e le scelte lavorative affinché la possibilità che questo tipo di avvenimenti potesse accadere, si riducesse drasticamente.… è l’impossibilità di riuscire solamente, che poi per me è tutto, a vivere normalmente la mia passione sugli sci, passione per cui ho lavorato e per cui lavoro assiduamente da una vita intera”.

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In ultimo però l’atleta ha lasciato intravedere la luce, facendo una promessa a suo padre e quindi, di riflesso, anche a tutti i tifosi italiani:”Fa malissimo. Ma bisogna trovare la forza e andare avanti. La Elly aveva ragione: per quanto dura sia accettare questa situazione, non posso fare altrimenti; il senso forse arriverà poi. È “solo” una prova in più: difficilissima, tosta, ma una in più. E caro papà.. anche se nel mio cuore mi sembra di essere ferma distesa su quella pista a Ponte temendo il momento in cui dovrò incrociare gli occhi del mio allenatore, skiman e preparatore per dirgli che anche quest’anno il Sogno si è interrotto, ti prometto che ce la metterò tutta per far sì che questo dolore terribile non sarà invano. Lo prometto a mio padre. E lo prometto a tutti voi“.

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