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Rugby

Sei Nazioni 2024: una buona Italia impegna l’Inghilterra e raccoglie un punto di bonus all’Olimpico

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Tommaso Allan
Allan / LaPresse

Si è appena conclusa a Roma la partita d’esordio degli azzurri nel Guinness Sei Nazioni 2024 e in campo sono scese, appunto, l’Italia e l’Inghilterra. Dura un tempo l’Italia, che gioca molto bene per 40 minuti, ma nella ripresa concede troppo all’Inghilterra che può rimontare e vincere una partita comunque non facile.

Italia che parte bene in difesa, forzando subito al tenuto gli inglesi e poi prova a spingere in attacco, spostando il baricentro nella metà campo ospite. Al 4’ fallo inglese e Tommaso Allan va sulla piazzola e 3-0 per l’Italia. Inghilterra molto indisciplinata, che concede agli azzurri di risalire il campo, anche se non si concretizza il tanto possesso. Non così al 12’: buono spunto di Brex, ottimo offload a Lorenzo Cannone, poi passaggio difficile ad Alessandro Garbisi che va tra i pali per il 10-0 azzurro. Reagisce l’Inghilterra e al 15’ conquista una punizione sui 22 metri e va per i pali con George Ford per il 10-3.

E al 20’ si fa sorprendere malamente la difesa azzurra, si crea un’autostrada per gli inglesi e palla che arriva al largo a Elliot Daly che va a schiacciare per il 10-8 e tutto da rifare. Tre touche perse già per l’Italia, che così regala due extra-possessi agli inglesi, che per fortuna non li sfruttano. Sfrutta il possesso l’Italia al 26’. Palla che Alessandro Garbisi fa uscire veloce dalla ruck, poi bella giocata tra suo fratello Paolo e Brex, infine è Pani a scattare, passaggio a Tommy Allan e meta azzurra per il 17-8. Immediata, ancora una volta, la reazione inglese che subito si porta a un passo dalla linea di meta e obbliga gli azzurri al fallo per evitare la meta. Insistono gli inglesi, ancora un fallo azzurro e questa volta l’Inghilterra sceglie i pali e si va sul 17-11 al 33’. Aumenta il ritmo l’Inghilterra, crescono i falli azzurri, sempre in sofferenza, e al 37’ nuova punizione e Ford accorcia il divario sul 17-14. Si chiude il primo tempo con l’Italia convincente e avanti di 3 punti.

Mette subito pressione all’Italia la squadra britannica a inizio ripresa e dopo una lunghissima azione arriva la seconda meta inglese con Mitchell e vantaggio ospite al 45’ sul 17-21. Subito dopo fallo azzurro sul proprio possesso, touche offensiva inglese, ma Ruzza ruba bene la rimessa e Italia che si salva. Ma restano lì gli inglesi, con la difesa azzurra che resiste e nulla di fatto di nuovo. Ora grande sofferenza azzurra, che ha ancora meno possesso rispetto al primo tempo e al 54’ Ford va di nuovo sulla piazzola per il 17-24. Prova a reagire l’Italia con Monty Ioane, sin qui poco presente e al 58’ va sulla piazzola Tommy Allan, che questa volta non trova i pali da posizione non facile.

Continua a soffrire l’Italia in touche e al 66’ nuova punizione a favore degli inglesi e Ford va sulla piazzola per il 17-27 e niente bonus difensivo per l’Italia. Nella ripresa azzurri che non riescono a costruire azioni pericolose, pur non crollando. Al 71’ finalmente una fiammata azzurra per tornare nei 22 offensivi, ma la controruck inglese è vincente e palla persa. Al 76’ sgambetto di Elliot Daly e cartellino giallo, con l’Italia che, così, può cercare di ricucire in parte il gap, almeno per il bonus difensivo. Ma subito pallone regalato agli inglesi, con ennesima touche persa poco dopo e Italia che alza bandiera bianca. Così chiude in avanti l’Inghilterra, cartellino giallo anche per Lamaro, ma a tempo scaduto Ioane trova la meta del bonus e finisce, così, 24-27 per l’Inghilterra e per l’Italia un discreto match, ma gli azzurri nella ripresa concedono possesso e territorio agli inglesi.

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