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Short Track, l’Italia inizia bene l’ultima tappa di Coppa del Mondo a Gdansk

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Sighel-Spechenhauser/@DominicTanguay

Si è aperta l’ultima tappa della Coppa del Mondo di short track a Gdansk. Sul ghiaccio che ha visto i trionfi europei di qualche settimana fa, l’Italia ha iniziato con il piede giusto sia nelle gare individuali sia nelle staffette. C’è sicuramente grande attesa per Pietro Sighel, che in Polonia è stato capace di vincere ben tre ori nelle varie distanze a livello continentale.

Il trentino ha cominciato bene, centrando la qualificazione ai quarti di finale nella seconda serie dei 500 metri e poi alla semifinale dei 1500 metri, dove in batteria ha battuto il compagno di squadra Luca Spechenhauser, comunque qualificato anche lui per il turno successivo. Era presente anche Andrea Cassinelli, ma non è riuscito a centrare la qualificazione.

Un’eliminazione per Cassinelli arrivata anche nei 500 metri proprio come Thomas Nadalini e Mattia Antonioli, mentre in campo femminile ottime indicazioni sono arrivate da Chiara Betti, Arianna Sighel ed Arianna Valcepina, anche se quest’ultima ha mancato il passaggio del turno nella prima serie della distanza più breve.

Davvero un’ottima prima giornata per le azzurre. Infatti Chiara Betti e Gloria Ioriatti si sono qualificate per i quarti di finale dei 1000 metri e per la semifinale dei 1500 metri, dove sarà presente anche Elisa Confortola. Nei 1000 metri maschili, invece, Luca Spechenhauser è stato ripescato dopo essere finito a terra per un contatto nella sua batteria e si sono qualificati anche Thomas Nadalini e Mattia Antonioli.

Si diceva degli ottimi risultati delle staffette, tutte qualificate le semifinali. Quella femminile (Betti, Confortola, Ioriatti, Sighel) ha chiuso al secondo posto dietro all’Olanda e si giocherà un posto in finale proprio con le olandesi, con la Corea del Sud e la Polonia. Quella maschile (Antonioli, Cassinelli, Nadalini, Spechenhauser) ha concluso dietro alla Corea del Sud, ma sarà in semifinale contro gli stessi coreani, l’Olanda ed il Giappone.
Non sbaglia nulla anche il quartetto della mista (Sighel, Valcepina, Sighel, Cassinelli), che vince la propria batteria davanti all’Ucraina e al Kazakistan. In semifinale sfida a Canada, Stati Uniti e Belgio.

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