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Superbike, a Phillip Island il primo atto del Mondiale 2024. Bautista difende il titolo, tante novità tra i suoi avversari

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Alvaro Bautista
Bautista / Valerio Origo IPA Sport

Dopo una lunga e interessante pre-season, è arrivato finalmente il momento di fare davvero sul serio a Phillip Island con il Gran Premio d’Australia 2024, in programma questo weekend da venerdì 23 a domenica 25 febbraio e valevole come primo round stagionale del Mondiale Superbike. Di fatto si apre quasi una nuova era per la categoria, che riparte con una griglia rivoluzionata rispetto all’anno scorso.

Tra i big l’unico punto di riferimento rimasto al suo posto è lo spagnolo Alvaro Bautista, che proverà a centrare il terzo titolo iridato consecutivo in sella alla Ducati ufficiale del team Aruba. Il Campione del Mondo in carica dovrà però fare i conti con il piccolo (o grande, sarà il tempo a dirlo) handicap della zavorra, imposto dal regolamento tecnico proprio per limitare il vantaggio in rettilineo di un pilota estremamente leggero come il veterano iberico.

Gli storici rivali di Bautista hanno cambiato moto e dovranno affrontare una nuova allettante sfida, con Toprak Razgatlioglu in BMW (subito molto veloce nei test) e Jonathan Rea in Yamaha (anche lui a sprazzi subito competitivo con la R1) dopo aver costruito la sua carriera leggendaria in Kawasaki. Oltre al turco e al nord irlandese, Alvaro rischia di ritrovarsi un nuovo temibile avversario proprio all’interno del suo box.

Stiamo parlando di Nicolò Bulega, campione del mondo Supersport 2023 promosso da Ducati direttamente nel team ufficiale e capace di impressionate positivamente sin dai primi test da rookie nella massima categoria riservata alle derivate di serie. L’emiliano sembra un credibile candidato al podio e magari anche alla vittoria già a Phillip Island nell’appuntamento inaugurale della stagione.

Italia potenzialmente protagonista anche con Andrea Locatelli, chiamato al definitivo salto di qualità per diventare il leader della Yamaha al fianco del nuovo teammate Rea, senza sottovalutare Axel Bassani (sbarcato in Kawasaki proprio al posto di Johnny) ed i piloti Indipendenti Ducati Michael Ruben Rinaldi, Danilo Petrucci ed il debuttante Andrea Iannone, al rientro in gara dopo 4 anni di squalifica per doping e storicamente molto efficace sui saliscendi del mitico circuito australiano.

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