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Superbike, GP Australia 2024: asfalto troppo abrasivo a Phillip Island, pit-stop obbligatorio nelle gare lunghe

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Locatelli / Valerio Origo IPA Sport

Il Mondiale Superbike 2024 si aprirà questo weekend a Phillip Island con un round decisamente atipico, in seguito all’importante decisione odierna presa di comune accordo dagli organizzatori locali e da Dorna per motivi di sicurezza legati all’eccessiva abrasività dell’asfalto. Le due gare lunghe, ridotte da 22 a 20 giri, saranno infatti flag-to-flag con un pit-stop obbligatorio.

Le gomme posteriori non potranno essere utilizzate per più di 11 tornate, mentre non ci sono vincoli per le coperture anteriori. Resta invariato il format della Superpole Race, manche che si disputa la domenica mattina sulla distanza dei 10 giri. Una variabile in più dunque da considerare per i vari Alvaro Bautista, Nicolò Bulega, Jonathan Rea, Toprak Razgatlioglu, Andrea Locatelli e Andrea Iannone, tra i candidati al podio sul circuito australiano.

Il direttore esecutivo del campionato ha spiegato: “Il circuito ha performato benissimo con il nuovo asfalto. Man mano che la pista va gommandosi, le condizioni della pista stessa evolvono e questo comporta alcune problematiche. Dal momento che le gomme sono state imbarcate a fine novembre per far sì che arrivassero per questo primo round, non c’è stato tempo sufficiente per sviluppare delle gomme specifiche e ad hoc per le condizioni dell’attuale asfalto“.

Gregorio Lavilla aggiunge: “Abbiamo attentamente valutato la situazione, considerando le prime attività in pista dopo la riasfaltatura e le due giornate di test che abbiamo svolto a inizio settimana. Le condizioni senza dubbio sono migliorate ma forse non a sufficienza, specialmente considerando la natura impegnativa e veloce del layout di questo circuito. In tali circostanze, con la collaborazione della Direzione Gara, della FIM e del Phillip Island GP Circuit, dobbiamo optare per la soluzione più sicura che è di vitale importanza“.

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