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Tennis
Tennis, Giulio Zeppieri: “Spero di tornare sulla terra rossa. La svolta può arrivare in ogni momento”
Giulio Zeppieri dopo essere uscito di scena nel secondo turno degli Australian Open 2024 di tennis, dove aveva superato le qualificazioni, ha interrotto la sua scalata nel ranking ATP: prima del torneo l’azzurro si trovava al numero 133 del mondo con 487 punti, mentre al termine del primo Slam stagionale si era portato al 110° posto con 559.
Dopo aver ottenuto il best ranking, però l’azzurro è tornato a scivolare indietro nella classifica mondiale, e nell’aggiornamento di lunedì 26 febbraio era al numero 141 a quota 461, tornando dunque più in basso, sia in termini di posizione che di punteggio, rispetto al ranking che aveva prima dell’exploit australiano.
Hai disputato gli Australian Open da protagonista. Sembrava un trampolino di lancio, poi cosa non ha funzionato nelle settimane successive?
“Ho provato a giocare tornei ATP ed ambientarmi nel circuito maggiore e non ho giocato Challenger per fare punti“.
Diversi addetti ai lavori sostengono che il tuo gioco sia completo e non ti manchi niente per stare in pianta stabile nei top 50. Quanto è difficile però emergere nella giungla dei Challenger?
“È molto difficile emergere dai Challenger, dove orami il livello medio si è alzato molto e devi giocare tutte le partite con la massima concentrazione per sperare di portare a casa la vittoria“.
Possiamo dire che sei un tennista che si esalta sui grandi palcoscenici, mentre fa più fatica in contesti meno prestigiosi?
“Sì, ma sto cercando di migliorare questo mio aspetto“.
L’essere mancino aiuta a vincere o alla lunga non fa differenza?
“Non penso che ci sia questa differenza ormai“.
Cosa ti manca per compiere il definitivo salto di qualità?
“Penso che manchi solo il momento giusto“.
Hai fissato un obiettivo in termini di ranking per il 2024?
“L’obiettivo è sempre quello di entrare nei primi 100“.
Avere un ranking che ti consenta di entrare in tabellone principale negli Slam potrebbe dare una svolta alla tua carriera: la terra rossa potrebbe diventare l’occasione giusta per tentare la scalata?
“La svolta può arrivare in qualsiasi momento, l’importante è farsi trovare pronti lavorando quotidianamente“.
L’Italia sta vivendo un’epoca d’oro nel tennis. Non solo Sinner, ma diversi giocatori giovani ed emergenti: come vivi questo momento?
“È sicuramente un momento importantissimo per il tennis italiano e tutti ne stanno beneficiando, credo che non si potesse desiderare di più“.
Con la grande concorrenza interna, in te c’è la consapevolezza che, per venire convocato un giorno in Coppa Davis, dovrai diventare un giocatore di altissimo profilo?
“Le cose possono cambiare molto velocemente, ma in questo momento non penso tanto alla convocazione“.
Come procede il recupero dal tuo ultimo infortunio?
“A Dubai, nel secondo turno di qualificazione, contro Cazaux ho subito una lesione all’adduttore destro che mi farà saltare tutta la trasferta americana: spero di tornare sulla terra rossa“.