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Tennis, Jannik Sinner firma un primato con il successo su Raonic a Rotterdam

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Sinner / IPA Sport

Jannik Sinner si giocherà oggi l’accesso alla finale dell’ATP di Rotterdam e la possibilità di diventare il terzo giocatore del ranking mondiale, un traguardo mai raggiunto da un tennista italiano. Intanto però, con il successo di ieri sera contro Milos Raonic, si è preso un primato che non gli toglierà nessuno: quello di essere il primo giocatore nato negli anni 2000 ad aver vinto 200 partite in carriera.

Sono passati quasi cinque anni dal primo successo nel circuito maggiore, quando arrivò nel tabellone principale di Budapest da lucky loser e batté con il punteggio di 6-2 0-6 6-4 il padrone di casa Mate Valkusz. Da lì è partita la sua rincorsa, che lo ha portato ad essere uno dei migliori giocatori del mondo.

Sinner ha raggiunto il traguardo in 274 partite complessive, con una percentuale di vittorie che tocca il 73%. Il primo tra i nati nel nuovo millennio che può raggiungere Jannik è Felix Auger-Aliassime, a cui mancano undici successi, mentre Carlos Alcaraz ha ‘solo’ 161 vittorie, ma su 205 partite giocate complessivamente, con una percentuale superiore al 75%. 

Tornando all’azzurro, soltanto in otto oltre a lui sono riusciti a raggiungere questo numero di vittorie prima dei ventitré anni. E che nomi: ci sono ovviamente i big three Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic, con loro altri grandi nomi come Andy Murray, Lleyton Hewitt, Marat Safin, Andy Roddick ed Alexander Zverev. 

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