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Atletica, Larissa Iapichino litiga con crampi e asse di battuta: settima ai Mondiali, Davis supera i 7 metri

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Larissa Iapichino
Iapichino / Grana/FIDAL

Larissa Iapichino non è riuscita a decollare nella finale del salto in lungo ai Mondiali Indoor. L’azzurra è sembrata lontana dalla miglior condizione di forma e non è parsa brillante come lo scorso anno, quando conquistò la medaglia d’argento agli Europei in sala con 6.97 metri (record italiano al coperto) e poi vinse tre tappe consecutive della Diamond League. La toscana ha faticato tanto nella fase di rincorsa, non è mai riuscita a trovare la giusta velocità per fare la differenza e soprattutto ha sempre litigato con l’asse di battuta, non trovando mai la misura giusta.

La figlia di Fiona May, allenata da papà Gianni, si è fermata al settimo posto con un balzo da 6.69 metri al quinto tentativo (in precedenza 6.51, nullo, 6.65, 6.67 e poi in chiusura un 6.44). La 19enne, che ha sofferto anche di crampi come ha dichiarato al termine della prova, è sostanzialmente rimasta sempre costante, non riuscendo mai a trovare il picco necessario per fare la differenza.

Larissa Iapichino aveva tranquillamente nelle gambe la misura per salire sul podio, visto che la statunitense Monae’ Nichols si è messa al collo la medaglia d’argento con 6.85 e la spagnola Fatima Diame ha occupato il terzo gradino con 6.78, appena davanti alla tedesca Mikaelle Assani (6.77), alla svizzera Annik Kaelin (6.75) e alla serba Milica Gardasevic (6.74). In stagione l’azzurra aveva saltato 6.80 metri agli Assoluti di Ancona e aveva vinto i Meeting di Sabadell (6.72) e Belgrado (6.68).

A vincere la gara è stata l’americana Tara Davis-Woodhall con un perentorio affondo da 7.07 metri: primo titolo iridato al coperto per la 24enne, lo scorso anno argento ai Mondiali all’aperto. Va annotato che mancavano due assolute fuoriclasse come la tedesca Malaika Mihambo e la serba Ivana Vuleta.

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