Atletica
Atletica, perché i record del mondo di Crouser potrebbero essere irregolari? Le dichiarazioni di Fabbri e il regolamento
Leonardo Fabbri ha conquistato la medaglia di bronzo nel getto del peso, ma al termine della gara andata in scena a Glasgow aveva espresso tutta la propria amarezza per quanto successo prima dell’evento. L’attrezzo del toscano e di Zane Weir non erano stati ritenuti conformi al regolamento e così i due azzurri sono stati costretti a gareggiare con un peso di “campo”, ovviamente non l’ideale in un contesto così importante. L’argento iridato all’aperto aveva però poi anche dichiarato: “Qualcuno fa i record del mondo con lanci non validi e a noi ci riprendono per queste sciocchezze“.
Perché Leonardo Fabbri ha parlato di record del mondo irregolari? Non è la prima volta che si torna su questo discorso e tutto ha a che fare con un discorso tecnico e un’interpretazione del regolamento che lascia parecchi dubbi. Lo statunitense Ryan Crouser adotta la tecnica rotatoria, come ormai tutti gli atleti, ma in alcune circostanze il suo gesto inizia appoggiando il tacco della propria scarpa al cordolo basso della pedana.
Questa strategia gli permetterebbe di avere a disposizione una piccola leva, che potrebbe dunque offrirgli un vantaggio nell’esecuzione del lancio. Secondo l’articolo 32.14.2 del regolamento, un tentativo è da considerarsi nullo nel caso in cui l’atleta tocchi, con una parte qualsiasi del proprio corpo, il terreno al di fuori della pedana o la parte superiore del cerchio metallico/spigolo del bordo interno.
Proprio su questo punto si genera la discussione, perché effettivamente Ryan Crouser non tocca materialmente il citato cerchio metallico perché il piede rimane sollevato dallo spigolo incriminato. Tuttavia la proiezione aerea dello stesso piede va a incrociarsi, in alcune occasioni, proprio con quella parte della padana. Ricordiamo che Ryan Crouser detiene il record del mondo di getto del peso con 23.56 metri all’aperto, mentre a livello indoor si è fermato a 22.82. L’americano ha vinto la medaglia d’oro a due Olimpiadi (Rio 2016 e Tokyo 2020), due Mondiali outdoor (Eugene 2022 e Budapest 2023) e un Mondiale indoor (Glasgow 2024).