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Atletica, Simonelli mira in alto: “Lavoro per la finale olimpica”. E indica i tempi necessari per le medaglie…

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Lorenzo Simonelli
Simonelli / Grana/FIDAL

Lorenzo Simonelli ha conquistato una mirabolante medaglia d’argento sui 60 ostacoli ai Mondiali Indoor di atletica. Il giovane laziale è stato meraviglioso tra le barriere di Glasgow un paio di settimane fa, chiudendo con l’eccezionale tempo di 7.43, ovvero il nuovo record italiano (ha abbassato di tre centesimi il crono siglato in precedenza agli Assoluti di Ancona). Il 21enne vanta un personale di 13.33 sui 110 ostacoli e da qui si ripartirà per essere grande protagonista in estate.

L’argento ai Mondiali era un obiettivo a cui realisticamente credevi o sei andato oltre le tue aspirazioni? 

È un obiettivo a cui sicuramente aspiravo, al quale puntavo e che volevo raggiungere prima o poi. In occasione di tutte le gare, anche quando so per certo che l’obiettivo è difficile o a volte impossibile da raggiungere, credo fermamente che posso farcela e partendo con questa mentalità so per certo che darò il meglio. Ci puntavo e ci credevo, ma non pensavo che ce l’avrei fatta davvero. È stata una sorpresa vedere il mio nome subito dopo quello dell’americano“. 

Considerando i progressi indoor, quanto pensi di poter migliorare il tuo primato personale nei 110 hs? 

Preferisco non fare previsioni, sicuramente punto a un miglioramento del mio personale e vedremo se ne uscirà qualcosa in più. Quest’anno sono migliorato molto sotto tanti aspetti, quindi sono molto fiducioso per la stagione outdoor“. 

Le Olimpiadi si avvicinano, ci stai già pensando? 

Assolutamente sì, è uno degli obiettivi a cui punto oltre agli Europei di Roma. Le Olimpiadi quest’anno saranno il dessert della stagione, speriamo di metterci la ciliegina sopra. Non sarebbe male correre la finale olimpica, sicuramente è uno di quegli obiettivi difficili a cui punto e in cui credo, quindi lavorerò con tutto me stesso per poterci riuscire“. 

Secondo te che tempo servirà per andare a medaglia a Parigi? 

Sicuramente per la medaglia bisognerà correre veramente molto forte, tempi intorno al 13.00 o anche sotto, sui 12.90-12.95“. 

Agli Europei Roma la concorrenza sarà meno agguerrita: pensi di poter ambire ad un risultato di prestigio? 

Non penso che sarà meno agguerrita anzi, negli ultimi anni il livello europeo negli ostacoli è salito tanto, ci sono i tre francesi che possono sicuramente ambire alla finale e anche alla medaglia; i due spagnoli, di cui uno è campione europeo in carica, il polacco e lo svizzero che a loro volta sono avversari da temere, quindi sarà tosta. Anche lì, secondo me, per ambire ad una medaglia, bisognerà correre intorno ai 13.00-13.05“. 

Come si gestiscono Europei e Olimpiadi in un mese e mezzo? Due picchi di forma sono possibili oppure bisognerà sacrificare qualcosa? 

Sarà difficile gestire entrambi gli eventi, è vero, ma non impossibile. Non si sacrificherà nulla, con il mio allenatore Giorgio Frinolli troveremo il modo per gestire gli allenamenti e le competizioni in modo tale da mantenere alta la forma per entrambi gli eventi“. 

Parlaci dei tuoi allenamenti.

Difficile parlare in breve degli allenamenti anche perché variano spesso in base al periodo dell’anno e della stagione. Sicuramente essendo gli ostacoli in tutto e per tutto una gara di velocità, possiamo dire che l’allenamento è simile a quello di un velocista: palestra, giornate di sprint e di tecnica di corsa con l’aggiunta di giornate incentrate sugli ostacoli, dalla tecnica analitica, al lavoro più spinto di corsa sempre con gli ostacoli“. 

Nei tuoi successi, quanto c’è del tuo allenatore Giorgio Frinolli? 

C’è molto. Da quando sono passato con Giorgio posso dire che ho fatto quel salto di qualità che cercavo. Anche se lui tende sempre a rimanere in disparte e a non prendersi meriti, ci tengo a dire che lui per me e per il resto del gruppo sta facendo molto e che ha un ruolo importante nei miei risultati e nella mia crescita. Ci tengo anche a ringraziare l’Esercito che mi ha guidato nella scelta migliore e che mi sostiene da quando ho corso i miei primi passi“. 

Il tuo sogno nel cassetto? 

Non ho un vero e proprio sogno nel cassetto, voglio semplicemente divertirmi il più possibile, dare il massimo in tutto quello che faccio e farlo sempre con il sorriso. L’Olimpiade sicuramente è un risultato al quale punto e la medaglia olimpica lo è ancora di più“. 

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