Atletica
Atletica, Sveva Gerevini: “Le Olimpiadi quest’anno o mai più. Una sfida che voglio vincere”
Sveva Gerevini ha sfiorato una strepitosa medaglia di bronzo nel pentathlon ai Mondiali indoor di atletica leggera. Un risultato di grandissimo valore, anche se c’è il rammarico per un terzo posto mancato per un soffio. La primatista italiana e unica vera protagonista a livello importante anche nell’eptathlon è stata ospite della puntata di Sprint 2U, il programma di OA Sport e Sport2U, presentato da Ferdinando Savarese.
La nativa di Cremona è torna sulle emozioni della rassegna iridata: “La gara degli 800 è stata veramente impegnativa, con Sofie Dokter avanti a me di soli dieci punti e ce la si giocava. Venivo da una stagione molto tribolata dove ho avuto una frattura al secondo metatarso. Credevo di meritarlo quel briciolo di fortuna, di possibilità, di avere il grande risultato a portata di mano, di avere il lieto fine ad una favola, che purtroppo non c’è stato. Alla fine è un quarto posto che comunque ad inizio stagione non pensavamo di poter raggiungere, ma che ci lascia dell’amaro in bocca, nonostante la grande soddisfazione per il record italiano“.
Il ricordo del grave infortunio dell’anno scorso: “Ho iniziato a tribolare con il piede ad inizio marzo, dovendo saltare anche il Multistars, l’evento internazionale che si tiene in Italia a cui dovevo partecipare. Avevo recuperato bene, la risonanza era pulita e non ricordavo nemmeno quale fosse il piede con il problema. C’erano tutti i presupposti per fare bene e poi durante l’ultima gara prima del Challenge in Polonia mi si è rotto il metatarso sull’ultimo ostacolo. Mi è crollato il mondo addosso”.
Sulla stagione che verrà: “Questa stagione sapevo che sarebbe stata lunga, bisognava fare poche cose, ma subito e fatte bene. Per fortuna fino adesso siamo riusciti a farlo. In Francia è arrivato il record italiano, con la possibilità di partecipare al Mondiale, con un nuovo personale, record italiano e ancora punti nel ranking. Bisogna andare avanti con questa filosofia, poche gare, ma mirate e dove ottenere punti per il ranking in vista degli appuntamenti dell’estate”.
Un lungo percorso per arrivare al sogno della qualificazione olimpica: “Valgono due risultati per il ranking, uno indoor e uno all’aperto o due all’aperto. I minimi di partecipazione alle Olimpiadi sono realisticamente fuori portata, però con il punteggio che ho guadagnato ai Mondiali indoor diventa una bella sfida, ma non impossibile. Io ci credo ancora di più ora”.
Ci saranno anche gli Europei in questo 2024: “Le Olimpiadi sono le Olimpiadi. Forse dal punto solamente della prestazione, arrivare in buona forma all’Europeo mi potrebbe dare qualcosa in più anche a livello di ranking e soddisfazioni personali anche perché si gioca in casa. L’Olimpiade, però, deve essere una cosa assurda. Non si può scegliere. Il sogno olimpico a 28 anni quando lo raggiunto. Quest’anno o mai più”.