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Sinner svela: “Ho imparato dalle sconfitte. Lehecka è in forma, Nardi doveva allenarsi con me, ma…”

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Jannik Sinner si racconta in conferenza stampa dopo la vittoria negli ottavi di finale del Masters1000 di Indian Wells contro l’americano Ben Shelton. 7-6 (4) 6-1 lo score in favore dell’altoatesino che, messo in archivio un primo parziale tirato, ha dilagato e dimostrato le sue qualità al cospetto di un tennista non in grado di tenere il suo ritmo nel corso della partita.

Un Sinner che, dopo la vittoria degli Australian Open, appare sempre più consapevole di se stesso e delle difficoltà che dovrà affrontare: “Tutti vogliono battere chi ha vinto uno Slam o qualsiasi altra cosa. Ma non penso che sia una questione di pressione o non pressione.  Sono sempre stato un giocatore a cui non importa molto cosa dice la gente, o piaccio alle persone oppure non piaccio, non posso controllare tutti. Quello che posso controllare sono le persone che mi circondano, e per me sono molto più importanti di tutto il resto. Ma parlare di questa cosa, vincere uno Slam, è una sensazione incredibile, bella, ce l’ho ancora in mente. Ma d’altro canto, siamo già a mesi di distanza. Sto giocando qui e ho pressione sulle spalle, ma mi piacciono anche questi momenti in campo“.

In striscia aperta da ben 18 partite, Jannik rivela l’approccio agli incontri: “Non prendo mai le cose come garantite. Ad ogni torneo, in ogni partita vai in campo provando a fare il meglio, provando a stare concentrato. Io provo a fare questo. Ogni giorno c’è un avversario diverso. Oggi non solo era un avversario diverso, ma mancino, che sta servendo incredibilmente bene, e non vedo l’ora di questo tipo di sfide. Anche la prossima partita sarà una sfida, e non conosco il mio avversario. Abbiamo giocato cinque anni fa da qualche parte, e non ricordo nemmeno, lo so perché me l’hanno detto. Vedremo cosa succederà, sta giocando incredibilmente bene. Devo essere molto concentrato fin dal primo punto e spero di poter mettere in campo un buon tennis“.

L’altoatesino ha chiarito anche come sia riuscito a sviluppare una grande calma nei momenti più importanti della partita, come nel tie-break del primo set contro Shelton: “Puoi imparare solo perdendo. Ho perso tanti punti per questo tipo di partite, devi solo accettarlo in qualche modo e poi provare a lavorare. Ho avuto alcune partite davvero difficili in passato, che ho perso, e sono ancora molto giovane. Ora sto cercando di capire perché li ho persi. Quindi forse anche oggi avrei potuto perdere, è un punto e poi sei sotto 5-4, poi devi servire per il tiebreak, è davvero difficile. Ma d’altro canto, devi essere positivo con la tua mentalità, e credo di esserlo in questo momento“.

Sinner ha parlato di quanto fatto da Luca Nardi: “Lo conosco abbastanza bene. Quest’anno avrebbe dovuto allenarsi con me in off-season, ma gli si è girata la caviglia il secondo giorno, quindi ha dovuto andarsene. E’ un giocatore incredibile con grande talento. Adesso ha costruito la sua squadra dietro di lui, che è quello che abbiamo ad oggi in Italia, molti ottimi allenatori, molte buone strutture dove i giocatori possono formarsi. E’ un ragazzo molto simpatico, ed è davvero bravo, sono molto felice per lui. Questi sono i momenti quando giochi contro il numero 1 del mondo, vai in campo e non sai mai cosa aspettarti, cosa sta succedendo. Batterlo la prima volta in cui lo affronti non si può descrivere. Spero che possa mostrare del buon tennis in futuro. La mia sensazione è che lo vedremo in giro, si spera, per molto tempo perché se rimane sano fisicamente, a livello di tennis gioca straordinariamente bene e ha una buona mano“.

In conclusione, Jannik ha rassicurato tutti circa le sue condizioni fisiche per quella smorfia al braccio nel corso della partita: “Tutto bene fisicamente. Quando giochi contro un giocatore che serve sempre forte qualche volta non la prendi bene, ci sono tante vibrazioni nella racchetta che vanno nel braccio. Poi le palle qua sono abbastanza pesanti dopo un po’ di periodo e un pochettino lo senti, ma alla fine sto bene“.

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