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ATP Indian Wells, Jannik Sinner: “Il mio obiettivo è costruire la miglior versione di me stesso, se non lavoro sto male”

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Jannik Sinner

Jannik Sinner si è reso protagonista di un inizio di stagione folgorante, conquistando il suo primo titolo Slam in Australia, battendo Novak Djokovic e Daniil Medvedev in semifinale e in Finale, e l’ATP500 di Rotterdam, concedendo solo un set nel proprio percorso. In altre parole, un bilancio di 12 vittorie in altrettanti incontri disputati nel 2024. Questo score l’ha portato al n.3 del mondo, potendo insidiare nel corso del Masters1000 di Indian Wells il n.2 dello spagnolo Carlos Alcaraz.

L’altoatesino ne ha parlato nell’incontro con i media in California: “Penso che il tennis sia uno sport bello perché puoi sempre fissare nuovi obiettivi. Non importa che tipo di titolo puoi conquistare. La prossima settimana è una buona settimana e una buona opportunità per fare ancora qualcosa di grande“, ha dichiarato il nostro portacolori.

Il mio obiettivo resta diventare un giocatore migliore settimana dopo settimana. Indipendentemente dai risultati, lavoriamo per questo e spero di dare il 100% in ogni aspetto“, ha dichiarato il 22enne di Sesto Pusteria. Poco tempo da dedicare ai festeggiamenti dopo il riscontro di Melbourne. Dopo aver onorato gli impegni dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per celebrare in quest’ultimo caso anche la vittoria della Coppa Davis 2023, Sinner si è rimesso a lavoro, non dando troppo spazio alle chiacchiere sui social

Li uso pochissimo, in Italia non ci sono mai, ma sento comunque l’affetto dei tifosi. Ma la cosa più importante rimane il lavoro: io sono ossessionato dal lavoro, se non lavoro sto male. Il trionfo a Melbourne è stato indubbiamente un momento speciale, ma dopo devi ricominciare tutto da capo. Ti svegli e ricominci a lavorare. Forse ho un punto di vista un po’ diverso su come festeggiare certe cose. Naturalmente ci siamo divertiti per un giorno, poi siamo tornati a casa“, ha dichiarato Jannik.

Riscontri importanti anche per la diffusione della pratica in Italia: “Questo processo è iniziato anni fa, con Francesca Schiavone e Flavia Pennetta. Poi con Fabio Fognini che ha vinto un Masters 1000 a Monte-Carlo e Matteo Berrettini arrivato in finale in uno Slam (Wimbledon, ndr). Abbiamo tanti grandi giocatori e per me è bello far parte di questo gruppo in cui tutti cercano di spingere gli altri, di offrire punti di vista diversi su certi aspetti del gioco“.

Vittorie che però non hanno cambiato il modo di essere del ragazzo italiano: “Sono convinto di avere ancora tanto da imparare e questa è la parte più divertente. Con il mio team siamo abbastanza aperti all’idea di lavorare anche durante i tornei. Abbiamo lavorato tanto dal punto di vista fisico e in campo per aggiungere ancora variazioni. Devo prepararmi ad affrontare giocatori che ora mi conoscono meglio. Sarà una bella sfida“.

Sinner cercherà di allungare la sua striscia vincente, affrontando domani, nel secondo turno di Indian Wells, l’australiano Thanasi Kokkinakis.

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