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Sinner attende Shelton a Indian Wells: “Ha una buona mano. Rispetto ogni giocatore, ma non ho paura”

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Jannik Sinner ha rispettato i pronostici e vinto il match del terzo turno del Masters1000 di Indian Wells, in corso di svolgimento sul cemento della California. L’altoatesino (n.3 del mondo) ha sconfitto con il punteggio di 6-3 6-4 il tedesco Jan-Lennard Struff e dato seguito alla sua striscia di vittorie consecutive. Sono 17 gli incontri vinti in serie da Jannik, diventando il primo tennista italiano a inanellare una sequenza del genere, migliorando quanto fatto da Adriano Panatta in passato (16 successi di fila).

Tanti si chiedono quali siano i segreti delle sue vittorie e Sinner ne ha parlato nel corso della conferenza stampa. In primis, il 22enne di Sesto Pusteria si è soffermato sugli aspetti psicologici: “Penso che sia davvero importante ascoltare e capire cosa dice il tuo allenatore. Io cerco di fare quello che sento in campo, perché a volte lo prepari, ma non sempre senti il colpo, quindi è molto importante anche la sensazione viscerale in campo. In generale sento che sto giocando con fiducia in questo momento, ma dall’altra parte sto molto attento perché la partita può cambiare molto velocemente. Se mi strappa il servizio nel secondo set sul 4-3, andiamo 4-4 e allora si ricomincia da zero, quindi devo stare attento“.

E quindi l’approccio contro i tennisti più forti è il seguente: “Ho grande rispetto per tutti i giocatori, ma non ho paura di affrontarli. Penso sia una qualità importante, perché specialmente quando giochi punti sotto pressione e quelli importanti, mi piace andare in avanti. La maggior parte del tempo non aspetto di vedere cosa fa il mio avversario. Se dovessi scegliere una qualità, è questa“.

Analizzando le caratteristiche delle palline in California, che tanto stanno facendo discutere, ha aggiunto: “Di sicuro le palline rimbalzano di più e diventano piuttosto grandi dopo tre, quattro game, quindi devi adattarti. Dipende anche se giochi di notte oppure no. Ieri abbiamo giocato il doppio nella notte ed era diverso. Il campo va davvero bene per i giocatori che giocano con un po’ più di rotazione“.

Sul cammino di Jannik ci sarà l’americano Ben Shelton, a segno contro l’argentino Francisco Cerundolo: “Gioca molto bene sia di dritto che di rovescio, ha un’ottima mano, la devo preparare un pochettino. L’ultima volta ha perso, la prima volta io ho perso, ma comunque è sempre stata un partita molto equilibrata e su pochi punti“.

In conclusione, una battuta sulla questione legata al rovescio una mano: “Anch’io ho la sensazione che con il gioco di adesso, che è molto veloce, sia più facile giocare il rovescio a due mani, perché puoi bloccarlo un po’ più facilmente, specialmente quando il servizio arriva veloce, per quanto con il rovescio a una mano sia più elegante. Più che altro, da fuori è sempre bello vedere un rovescio con una mano sola. Hai la maggior parte del tempo per avere anche una migliore sensazione con la mano, perché cambiano con lo slice“.

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