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Basket: l’Olimpia Milano ospita il Partizan Belgrado con le spalle al muro

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Nicolò Melli
Melli / Ciamillo

Va in scena questa settimana la ventottesima giornata dell’Eurolega di basket e dopo il brutto ko subito a Lione contro il Villeurbanne l’EA7 Emporio Armani Milano ha virtualmente detto addio alla corsa per i play-in. E la sfida interna contro il Partizan Belgrado è veramente l’ultima chance per tenere almeno per la matematica ancora viva la speranza di un postseason che ormai è un miraggio.

L’Olimpia ha vinto nettamente contro Varese l’ultimo turno di campionato, ma in Europa ha uno score di solo 11 sconfitti in 27 partite e ha buttato via troppe occasioni per sperare in un colpaccio nel finale di stagione. Gli alibi delle assenze sono sicuramente reali, ma il malcontento sugli spalti e in panchina è palpabile, con la rosa messa su da Ettore Messina si è dimostrata non all’altezza dell’Eurolega.

Giocatori come Alex Poythress e Kevin Pangos (giubilato ormai da tempo) non si sono dimostrati le pedine che Messina sperava, mentre un campione come Nikola Mirotic è stato troppo ai box per fare la differenza in stagione. Aver atteso Billy Baron si è dimostrato un azzardo, mentre è imperscrutabile la gestione degli italiani, con giocatori come Flaccadori, Tonut, Ricci, Bortolani e il caso Caruso che hanno avuto minutaggi bassissimi, nonostante nei momenti d’emergenza abbiano sempre risposto presente.

Dall’altra parte, invece, il Partizan Belgrado sta poco meglio dei meneghini, con 13 successi sin qui ottenuti e anch’esso in bilico nella corsa al play-in. Zeljco Obradovic fa la voce grossa – come Messina – ma i risultati faticano ad arrivare. Tra i giocatori da tenere d’occhio soprattutto gli ex – tutti giubilati forse un po’ troppo in fretta – Kevin Punter (15,4 punti per lui in media), James Nunnally (12,7) e Zach LeDay (10 punti e 4,4 rimbalzi), che al Forum potrebbero accrescere i rimpianti dei tifosi biancorossi.

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