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Basket: Virtus Bologna e Olimpia Milano, in Eurolega è lotta serrata a tre turni dalla fine della regular season

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Nicolò Melli
Melli / Credit: Ciamillo

Settimana difficile, anzi difficilissima, per la Virtus Bologna in Europa. Al contrario, si è rivelata una boccata d’ossigeno di enormi dimensioni per l’Olimpia Milano, che per la prima volta sta assaporando davvero i play-in. Quei play-in che, fino a un mese e mezzo fa, le V nere sembrava non dover disputare e che ora, invece, appaiono nel loro destino. Ma andiamo con ordine.

Partiamo dalla Segafredo di Luca Banchi, che senza Daniel Hackett si è ritrovata a subire due pesantissime sconfitte a Kaunas e a Belgrado contro Zalgiris e Stella Rossa. In entrambe le occasioni sono 15 i punti di divario che le V nere hanno dovuto subire, fatto che le ha spedite all’ottavo posto in classifica con 17 vittorie e 14 sconfitte. Va chiarito subito il fatto che (almeno) i play-in non sono minimamente in pericolo, ma questo marzo nero ha messo la stagione su dei binari che non erano quelli immaginati nel momento di massimo splendore, con il secondo posto.

Ora la Virtus (17-14) dovrà affrontare il Panathinaikos tra le mura amiche, Milano al Forum di Assago e, infine, il Baskonia alla Segafredo Arena. Il dado è presto tratto: servono tre vittorie per poter sperare di rientrare nelle sei che disputano direttamente i playoff, altrimenti sarà con ogni probabilità play-in. Questo in virtù della differenza canestri negativa sia col Fenerbahce che con l’Olympiacos, le due squadre attualmente a 19-12 e al quinto e sesto posto. Ma anche con il Maccabi Tel Aviv, a 18-13, la situazione è la stessa. In breve, oramai sono più probabili i play-in dei playoff.

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Primi sei posti ormai irraggiungibili per l’Olimpia Milano, ma l’EA7 Emporio Armani fino a un paio di settimane fa viveva nel pessimismo più totale, pur essendo spesso vicina alla zona play-in. Ora, dopo le due splendide vittorie contro AS Monaco e Fenerbahce, è arrivato l’aggancio all’agognato decimo posto con 14-17. Questo perché, nella classifica avulsa, la squadra di Ettore Messina si colloca davanti alle tre compagne di viaggio del momento: Partizan, Valencia e Anadolu Efes (con Bayern Monaco e Zalgiris una vittoria più indietro).

L’obiettivo, ora, è quello di non fermarsi più. Vero è, però, che il calendario aiuta in maniera molto relativa. Il primo ostacolo, infatti, è proprio lo Zalgiris a Kaunas, anche se in questa stagione la Zalgirio Arena è stata violata sette volte. Di contro, delle cinque sconfitte casalinghe dell’EA7, una è giunta proprio contro i lituani. Nondimeno, resta il problema trasferte: dopo la trasferta monegasca il bilancio è di 3-12. Arriverà poi il derby con Bologna, a questo punto davvero acceso date le ambizioni delle due squadre, e infine l’ultimo, complicato ostacolo rappresentato dal Maccabi Tel Aviv. Che, però, non può al momento giocare sul parquet amico: è infatti confinato, per adesso, all’Aleksandar Nikolic Hall (il Pionir, in breve), e senza spettatori.

Va infine ricordato il meccanismo di funzionamento del play-in in Eurolega. La settima e l’ottava si giocano una partita secca sul campo della settima: chi vince affronterà nei playoff la seconda della stagione regolare. Chi perde, invece, se la vedrà con la vincente del confronto nona-decima (questo sul campo della nona) col vantaggio del fattore campo. La vincente di questo ulteriore confronto andrà a confrontarsi con la prima della regular season (che, ormai è ufficiale, sarà il Real Madrid). Questo significa, in altre parole, che alla Virtus basterà battere il Baskonia per blindare l’ottavo posto, forte anche del successo dell’andata alla Buesa Arena.

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