Ciclismo
Bettiol: “Alla Sanremo sono un po’ mancate le gambe a tutti. Buona forma per il Belgio. E le Olimpiadi…”
A conclusione della Milano-Sanremo abbiamo raggiunto telefonicamente uno dei protagonisti di giornata e fresco vincitore della Milano-Torino, il nostro Alberto Bettiol: “È stata una giornata positività, arrivare quinto alla Sanremo è sempre un bel risultato, la squadra ha fatto un grande lavoro. Ho dato il massimo e dopo questo risultato vado avanti con la giusta consapevolezza“.
Cos’è mancato sul finale?
“Sono mancate le gambe come a tutti, Pogacar sul Poggio è scattato molto forte e nessuno ha avuto la forza di contrattaccare. I vari allunghi di finale, come quello di Pidcock o Mohoric, sono stati più di testa che di gambe; e in uno sprint così ridotto le ruote veloci hanno avuto la meglio“.
In volata c’è qualcosa che faresti diversamente?
“No, guardando l’ordine d’arrivo è un buon risultato sia per me che per la squadra. Avrei potuto fare quarto, ma sarebbe cambiato poco, a livello personale, dal momento che non sei sul podio; differente invece per quanto riguarda i punti UCI per il Team“.
Sei partito bene quest’anno, vincendo alla Milano-Torino. Come hai preparato questo inizio di stagione?
“Sono ritornato al passato, dove sono stato più attento a non ammalarmi facendomi guidare più dal Team e meno da me stesso. Ho preferito a rinunciare all’altura, per stare con la squadra e per correre un po’ di più perché mi rendo conto che con il passare degli anni faccio sempre più fatica ad allenarmi e quindi preferisco correre un po’ di più. La Milano-Torino è stata una corsa decisa all’ultimo, la squadra mi ha dato l’opportunità di correrla ed io ho colto la palla al balzo perché c’era ancora una settimana prima della Sanremo e piuttosto che fare una distanza a casa ho preferito essere in corsa, è stata quindi una vittoria inaspettata“.
La vittoria alla Milano-Torino ti ha dato morale?
“Mi ha dato morale perché sia la vittoria di mercoledì scorso, così come tutta la Tirreno e la Sanremo sono state la conferma della mia buona condizione e un ottimo avvicinamento per le corse in Belgio“.
Come proseguirà adesso il tuo calendario fino al Tour?
“E3 Saxo Classic, Dwars door Vlaanderen, Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix. Mi prenderò poi una breve pausa prima del Tour e quindi farò un ritiro in altura a maggio a Sierra Nevada con la squadra, le gare di avvicinamento al Tour con anche il Campionato Italiano“.
Nel 2019 hai corso un’ottima Milano-Sanremo, poi hai vinto al Fiandre. Ci riproverai quest’anno?
“Per me tutte le corse sono un Mondiale e quindi cerco di sfruttare ogni singola occasione. Questi risultati ti danno anche morale e ti mettono tranquillità in vista dei prossimi appuntamenti“.
Dalla Roubaix invece cosa ti aspetti?
“Quest’anno per me è la prima volta perché non ho mai corso alla Roubaix, anche se ho avuto modo di assaporarla durante il Tour de France 2022. Sarà sicuramente molto emozionante e concluderà questo mio primo blocco di stagione prima di pensare al Tour e quindi cercherò di dare come sempre il massimo“.
Le Olimpiadi avranno un percorso che si adatta alle tue caratteristiche. Ne hai già parlato con il Ct Bennati?
“C’è tanta pressione intorno a noi come Nazionale perché sono diversi anni che ormai manchiamo. Io e il ct Bennati abbiamo un bel rapporto, ma dovrò anche dimostrargli di meritarmi la convocazione per i Giochi Olimpici“.