Biathlon
Biathlon, Lisa Vittozzi da “grande piazzata” a candidata alla “Triple Crown”. Mirino sulle Olimpiadi 2026
Fino alla stagione scorsa Lisa Vittozzi apparteneva alla categoria delle “grandi piazzate”. D’altronde si era messa al collo una medaglia d’argento e una di bronzo ai Mondiali senza conseguire l’oro; inoltre aveva concluso due stagioni sul podio della classifica generale, ma non aveva mai stretto fra le mani Sfera di cristallo.
Nel corso del 2023-24 l’azzurra ha saputo scrollarsi di dosso la poco ambita etichetta di piazzatissima. Prima si è fregiata dell’oro iridato nella 15 km di Nove Mesto na Morave, dopodiché ha abbrancato la Coppa del Mondo. Il doppio trionfo le ha incidentalmente consentito di diventare a pieno titolo una pretendente alla Triplice Corona del biathlon femminile.
Per “Triplice Corona” si intende la capacità di conquistare, nell’arco della propria carriera, almeno una medaglia d’oro ai Giochi Olimpici, una Sfera di Cristallo assoluta e una medaglia d’oro ai Campionati Mondiali. La ventinovenne di scuola friulana ha raggiunto il secondo e il terzo obiettivo. Per completare il percorso manca “solo” il successo a Cinque cerchi.
Al giorno d’oggi sono solo sette le donne capaci di imporsi su ogni fronte. L’esclusivo club ha ammesso, in rigoroso ordine cronologico, Kati Wilhelm (2006), Andrea Henkel (2007), Magdalena Neuner (2010), Tora Berger (2013), Darya Domracheva (2015), Laura Dahlmeier (2018) e Marte Olsbu Røiseland (2022).
Chi sarà il prossimo ingresso? La lista d’attesa comprende cinque atlete, di cui due italiane. Oltre a Vittozzi, anche Dorothea Wierer è in lizza per la Triplice Corona dal 2019. Le azzurre potranno ricevere l’ambita tessera al circolo più esclusivo del biathlon non prima di Milano-Cortina 2026, essendo lacunose sul lato olimpico. Il medesimo discorso si applica alla francese Julia Simon.
Situazione differente per l’altra transalpina Justine Braisaz-Bouchet e per la svedese Hanna Öberg. Costoro hanno al collo medaglie d’oro sia a Cinque cerchi che iridate, ma sono carenti in tema di cristallo. In linea teorica, entrambe possono avanzare la propria candidatura con un anno d’anticipo, già nel 2025. Va però rimarcato come la scandinava occupi una sedia dell’anticamera esattamente da tanto tempo quanto Wierer.
Il quintetto appena citato è quello più vicino al Triplete poiché ha già incasellato due dei tre tasselli necessari. Cionondimeno, la Triplice Corona è aperta a chiunque, anche a chi è completamente vergine in tema di successi pesanti. D’altronde, può essere “sufficiente” un biennio (quello giusto) per completare l’opera. Nessuna donna, però, c’è ancora riuscita in così poco tempo…