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Calcio, svelati i piani dei Mondiali 2030 in Spagna, Portogallo e Marocco

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Mondiali calcio 2030 / LaPresse

La capacità di unire. Sarà “YallaVamos” lo slogan che caratterizzerà i Mondiali di calcio che si terranno in Spagna, Portogallo e Marocco nel 2030. Un motto che si pone un obiettivo molto preciso, frutto della candidatura congiunta che lega Paesi di due continenti diversi, ovvero dar vita a un torneo “per il calcio, per il mondo, per il domani”. È questo il filo conduttore che accompagna la rassegna iridata, presentata oggi nella sede della Federcalcio portoghese a Lisbona dall’amministratore delegato Antonio Laranjo.

Vista la particolarità della sua composizione, con tre Paesi coinvolti in questa maniera, ci si è posti il target di voler unire tradizioni e culture diverse al fine di regalare una grande spettacolo dal punto di vista sportivo ed economico. Il tutto all’insegna di infrastrutture calcistiche moderne, tempi di viaggio brevi e dell’intensa passione dei Paesi ospitanti.

Il calcio alla fine diventerà ciò che plasmeremo dentro. Abbiamo l’obbligo di prendercene cura e di dargli un significato che ispiri tutti“, ha detto durante l’evento Fernando Gomes, presidente della Federcalcio Portoghese. Sono state anche rivelate le personalità coinvolte per la promozione dell’evento, nel ruolo di ambasciatori del torneo.

Si parla di Luis Figo per il Portogallo, Andres Iniesta per la Spagna e Nourredine Naybet per il Marocco, mentre Emmanuel Adebayor rappresenterà l’intero continente africano. A sostegno dell’organizzazione che vivrà il prossimo momento ufficiale in ambito FIFA nel mese di luglio, anche il fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo e il calciatori in attività di Spagna e Marocco, Alvaro Morata e Yassine Bonou.

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