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Chi affronterà Sinner al prossimo turno? Definito l’avversario. E l’esame Shelton si avvicina…

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Jannik Sinner

Sarà Jan-Lennard Struff a confrontarsi con Jannik Sinner nel terzo turno del Masters 1000 di Indian Wells. Per il tedesco battaglia praticamente infinita contro il croato Borna Coric, risolta dopo tre ore e tre match point annullati nel tie-break del terzo set. In breve, 6-7(3) 6-2 7-6(9).

Tra l’altoatesino e il trentatreenne di Warstein (città con meno di 25.000 abitanti nella Renania del Nord-Vestfalia) non ci sono precedenti, anche perché non sempre le loro traiettorie agonistiche si sono incrociate tanto per programmazione quanto per risultati.

ATP Indian Wells, Jannik Sinner non dà scampo a Kokkinakis e gli lascia solo 3 game

La carriera di Struff ha subito un’impennata abbastanza rapida soprattutto negli ultimi cinque anni: dopo un lungo navigare tra ATP e Challenger, gli ottavi del Roland Garros 2019 gli hanno dato un po’ di sicurezza in più, come anche le cinque vittorie su top ten raccolte in quell’annata (sulle 12 totali). Un infortunio al piede destro lo ha messo fuori gioco per tutta la stagione su terra nel 2022, finendo male l’anno, ma nel 2023 si è ripreso con gli interessi. Diventato il primo lucky loser della storia a centrare la finale in un Masters 1000 (a Madrid, dove ha dato parecchio fastidio a Carlos Alcaraz), è stato nominato Comeback Player of the Year dopo aver chiuso la stagione al numero 25 del mondo.

Rimane il fatto che Sinner partirà con le ovvie ragioni favorevoli del pronostico, anche in virtù di quanto mostrato contro l’australiano Thanasi Kokkinakis all’esordio. Una performance, quella di Jannik, che induce a pensare positivo per vari ordini di ragioni. Il primo riguarda, appunto, la forma, l’altro si esplica in ciò che stanno mostrando gli avversari. A cominciare da Ben Shelton, il potenziale avversario degli ottavi di finale: l’americano ha rimontare un set al ceco Jakub Mensik, in un’altra delle sfide che potremmo vedere spesso nei prossimi anni. Nondimeno, anche la relativa lentezza dei campi di Indian Wells, storicamente conclamata, non gli è di grandissimo aiuto. E, contro l’argentino Francisco Cerundolo, dovrà mostrare parimenti attenzione.

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