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Curling, Italia a caccia del podio ai Mondiali: Retornaz e compagni per il colpaccio in Svizzera

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Italia curling / WCF

L’Italia ha tutte le carte in regola per essere grande protagonista ai Mondiali 2024 di curling maschile, che andranno in scena sul ghiaccio di Schaffhausen (Svizzera) dal 30 marzo al 7 aprile. La nostra Nazionale si presenterà all’appuntamento dopo aver concluso gli ultimi Europei al quarto posto: gli azzurri avevano vinto tutte le partite del round robin disputato in autunno, ma poi si sono arenati nella fase a eliminazione diretta, perdendo contro Svezia e Svizzera.

Il quartetto tricolore punta a fare bene anche in campo iridato, dopo che lo scorso anno chiuse al quarto posto (sconfitta in semifinale contro la Scozia e ko contro la Svizzera nella sfida per la medaglia di bronzo). L’Italia, fantastica terza ai Mondiali 2022, vuole confermarsi ai vertici e proverà a emulare il fantastico cammino delle ragazze, magari andando oltre la quarta piazza di Stefania Constantini e compagne. Il mirino è sempre ben puntato verso le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, ormai distanti soltanto un paio di anni.

Lo skip Joel Retornaz, il third Amos Mosaner, il second Sebastiano Arman, il vice-skip e lead Mattia Giovanella, supportati dall’alternate Francesco De Zanna e dal coach Ryan Fry, puntano ad accedere nuovamente alla fase a eliminazione diretta e poi a giocarsi le medaglie. Le prime due classificate del round robin accedono direttamente alle semifinali, mentre le formazioni tra il terzo e il sesto posto disputeranno i qualification games, che determineranno le ultime due qualificate alle semifinali.

L’Italia ha vinto negli Slam durante l’inverno e ora vuole fare saltare il banco. La Scozia di Bruce Mouat si presenterà per difendere il titolo e nel frattempo ha vinto anche gli Europei. La Svezia è una delle grandi favorite, sotto la guida del fuoriclasse assoluto Niklas Edin. Il Canada di Brad Gushue, argento dodici mesi fa, può fare la differenza. La Svizzera di Yannick Schwaller è altrettanto quotata. Appaiono un gradino sotto gli USA di John Shuster e la Norvegia di Magnus Ramsfjell. Da non sottovalutare il Giappone e la Corea del Sud, per il loro particolare gioco. Sono sulla carta inferiori la Repubblica Ceca di Lukas Klima, la Germania di Marc Muskatewitz e l’Olanda di Wouter Goesgens. La più debole del lotto dovrebbe essere la Nuova Zelanda di Anton Hood.

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