Seguici su

Formula 1

F1, Charles Leclerc scelto dalla Ferrari per presente e futuro, ma le vittorie le ottiene Carlos Sainz…

Pubblicato

il

Leclerc Sainz
Leclerc Sainz / LaPresse

Appena tagliato a braccia alzate il traguardo del tracciato dell’Albert Park, Carlos Sainz ha ribadito con forza come “…la vita è come un ottovolante. Tra alti e bassi. Tra gioie e difficoltà”. Vincere il Gran Premio d’Australia, terzo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2024, ha rappresentato tutto questo per il pilota spagnolo.

Una gioia notevole dopo settimane complicate ma, di pari passo, anche un bagno di realtà. Dopo aver appreso che la Ferrari non intendeva rinnovargli il contratto per fare spazio a Lewis Hamilton e un inizio di stagione rovinato dall’appendicite di Jeddah, il nativo di Madrid si è tolto una grande soddisfazione, andando a centrare un successo di spessore a Melbourne. Non casuale. Meritato. Di forza e intelligenza.

Proprio lui. Il pilota con la valigia. Quello che, dopo il Gran Premio di Abu Dhabi dell’8 dicembre, saluterà la Ferrari (vedremo con quanti rimpianti da entrambi i lati). Viste le sue ultime prestazioni, e quelle del “Re Nero”, i tifosi del Cavallino Rampante si stanno iniziando a chiedere se la mossa sia stata giusta. Solamente la pista, come sempre, ce lo dirà. Ma, per il momento, Carlos Sainz continua a proseguire a testa bassa, senza distrazioni e ad inanellare risultati e prestazioni.

F1, la Ferrari si propone come anti-Red Bull? Le Rosse possono essere “l’elemento di disturbo” per i dominatori del Mondiale

Dopotutto, dati alla mano, negli ultimi 2 anni è stato lui a portare qualche bandierina a Maranello. Le poche giunte per gentile concessione della Red Bull. Gran Premio di Singapore 2023 e Gran Premio d’Australia di ieri. Charles Leclerc, invece, al netto di parecchie pole position, non vince ormai da tempo immemore. Esattamente dal 10 luglio 2022 in occasione del Gran Premio d’Austria sul Red Bull Ring. La famosa gara nella quale tenne dietro Max Verstappen nonostante un problema all’acceleratore, proprio mentre Carlos Sainz era costretto al ritiro per la rottura del motore sulla sua Ferrari.

Esattamente 624 giorni fa. Un digiuno che fa “rumore” e che non può e non deve passare inosservato. Il pilota che è stato scelto dalla Ferrari per il suo presente e il suo futuro, non vince da quasi due anni. Nel complesso i suoi successi sono 5, contro i 3 di Carlos Sainz. Bottini non certo scintillanti (anche per colpa di una Ferrari spesso non prestazionale al cospetto di una Red Bull schiaccia-sassi) ma che confermano una distanza quanto mai ridotta tra i due.

Per il momento meglio concentrarsi sulla pista e non sulle domande extra. È molto più semplice cercare di capire se la Ferrari avrà fatto bene sul salutare Carlos Sainz per far posto a Lewis Hamilton, o meno, piuttosto che iniziare a fare valutazioni sullo spagnolo rapportato al monegasco. Si correrebbe il rischio, forse, di accorgersi che a Maranello anche i piani per presente e futuro sono tutt’altro che certi e sicuri.

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità