Formula 1

F1, Christian Horner: “All’interno del team è tutto ok. Se Verstappen volesse andare? Non trattengo nessuno…”

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Christian Horner / LaPresse

La Red Bull prosegue nel suo avvio di stagione da schiacciasassi. Due gare, altrettante doppiette per Max Verstappen e Sergio Perez, grazie a una RB20 che sembrava avere addirittura alzato l’asticella rispetto ad una RB19 che appariva perfetta. Tutto in pista sta andando in maniera impeccabile. Al di fuori, però, il team di Milton Keynes è nell’occhio del ciclone.

Il caso legato a Christian Horner sta lasciando macerie pesanti. Da un lato il team principal che, in qualche modo, ha mantenuto il timone della scuderia. Dall’altro lato tante voci e critiche. Jos Verstappen non risparmia mai attacchi al manager inglese. Helmut Marko sembra sia stato messo da parte. Una decisione che, a quanto pare, non ha fatto minimamente piacere a Max Verstappen. In poche parole, laddove tutto dovrebbe volgere verso l’idillio, rischia di risultare lastricato di tritolo.

Si rischia davvero l’addio del tre-volte campione del mondo (lanciatissimo verso il poker iridato) per questo motivo? Christian Horner è netto: “Sono certo che ogni squadra nel paddock vorrebbe avere Max, ma come ha detto lo stesso Toto, i migliori piloti vogliono sempre essere sulle migliori macchine. Siamo una squadra, Max ha conquistato la sua 56esima vittoria e il suo 100esimo podio in Formula 1, tutti ottenuti al volante di monoposto Red Bull Racing”. (Fonte: Motorsport.com).

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Già, la Red Bull Racing. Come sta vivendo questo momento il team ango-austriaco non è semplice da inquadrare tra pista ed extra: “Credo che nella squadra tutti svolgano un lavoro eccezionale nei propri ruoli, questo in tutti i 22 diversi dipartimenti che compongono la Red Bull Racing. Se solo uno di questi gruppi non fosse perfetto non vedremmo delle performance come abbiamo visto oggi. Poi, se un pilota deciderà di andare da un’altra parte…andrà da qualche altra parte, ma francamente non vedo alcun motivo per lasciare questa squadra”.

Christian Horner, tuttavia, prova a gettare acqua sul fuoco alla situazione: “Siamo concentrati sull’obiettivo di vincere delle gare, ed è ciò che sappiamo fare bene. Ovviamente sono consapevole di tutto ciò che è avvenuto nelle ultime settimane, ma non hanno distratto la squadra dal lavoro. Ora ci sono speculazioni su Helmut. Lui non lavora per me, perché non è un dipendente di Red Bull Racing. Lui lavora per la Red Bull GmbH, e detto questo credo che voglia continuare ad essere parte di questo team anche in futuro. La squadra è ciò che viene prima di tutto, se non c’è armonia assoluta non ottieni le prestazioni che stiamo ottenendo. Ma se c’è qualcuno che non vuole far più parte della squadra non obblighiamo di certo le persone a restare con noi”.

Nelle ultime ore è arrivata anche la sospensione di Helmut Marko. “Le voci in merito ad una sospensione ci hanno sorpreso, non siamo parte di quel ramo aziendale e ci hanno preso alla sprovvista. Conosco Helmut dal 1996 e ha avuto un ruolo importante nel corso degli anni, un ruolo che si è evoluto stagione dopo stagione. Il mio rapporto con Helmut non è un problema, è sempre stato molto schietto”.

Quella che viene considerata un po’ come l'”eminenza grigia” della Red Bull ha un rapporto speciale con Max Verstappen. Allontanarlo potrebbe essere un rischio eccessivo? “Il mio rapporto con Max va assolutamente bene. Sta lavorando alla grande, non c’è tensione, non c’è stress. Non vediamo alcun problema. Se decidesse di cambiare aria? Sono situazioni che troviamo in tanti altri aspetti della vita. Non puoi obbligare una persona ad essere parte di un gruppo solo per un pezzo di carta”.

Ultima battuta sulla pista. Anche il Gran Premio di Jeddah ha visto il dominio assoluto del team di Milton Keynes“Abbiamo visto una prestazione di squadra molto forte, alla fine Checo era otto o nove secondi dietro Max. La penalità di cinque secondi non è stata una buona notizia, ma avevamo un passo che non ci ha creato problemi. Era importante vedere l’RB20 confermarsi su una pista diversa con un asfalto diverso, e a Melbourne ci aspetta una nuova sfida. Ma oggi ci tengo a sottolineare la grande prestazione della squadra nel suo complesso, entrambi i piloti hanno svolto un lavoro eccezionale”.

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