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F1 e MotoGP, i ‘Cattivi’ si vestono di rosso! Hamilton e Marquez in Ferrari e Ducati dopo esserne stati antagonisti per anni

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Se guardassimo al mondo dei motori dal punto di vista dell’appassionato medio italiano, chi sarebbero i principali “nemici pubblici” dei tempi più recenti? Senza dubbio Lewis Hamilton in Formula Uno e Marc Marquez in MotoGP. Agli occhi del pubblico generalista italico, Il britannico e lo spagnolo hanno ricoperto per oltre un decennio il ruolo di antagonisti.

L’inglese ha cominciato a scornarsi con la Ferrari sin dalla stagione d’esordio e, a conti fatti, ha sbarrato la strada per ben tre volte al conseguimento del titolo da parte della Scuderia di Maranello (nel 2008, nel 2017 e nel 2018). Sull’iberico si potrebbe scrivere un libro, a partire dalla rivalità con Valentino Rossi, passando per i Mondiali vinti davanti ad Andrea Dovizioso, concludendo per le continue provocazioni a Francesco Bagnaia.

Eppure, nell’arco di pochi mesi, sia il Re Nero che El Trueno de Cervera hanno preso la decisione di accasarsi in seno a entità con cui erano in concorrenza diretta, sposando una causa che avevano sempre combattuto, seppur sportivamente parlando.

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Peraltro entrambi hanno optato per rescindere anticipatamente i contratti in essere con Mercedes e Honda, allo scopo di affrettare i tempi dei rispettivi trasferimenti. C’è però una profonda differenza alla radice delle due “conversioni”; non solo il fatto che una sia immediata, mentre l’altra diverrà tale solo 2025.

Quella di Marquez è animata dalla frustrazione di essere finito ai margini di una scena che era abituato a dominare. Percependo come solo Ducati possa consentire di vincere, ha fatto di tutto per lacerare il proprio annoso rapporto con Honda (come non credere che il famigerato dito medio mostrato a favore di telecamera alla propria RC213V non facesse parte del piano?).

Pur di montare in sella a una Desmosedici, il trentunenne catalano ha scelto un Team satellite (Gresini) e una moto meno evoluta di quella fornita a Francesco Bagnaia e Jorge Martin. L’obiettivo è quello di dimostrare di non essere in parabola discendente e che il suo è stato un declino apparente, figlio solo delle difficoltà Honda.

Il cambio di colori di Hamilton è invece una scommessa ragionata. Evidentemente, Lewis ritiene che Mercedes non sia in grado di colmare il gap da Red Bull in tempi celeri. Dunque, se deve inseguire e accontentarsi di qualche successo estemporaneo, tanto vale farlo a bordo dell’altra struttura con ambizioni iridate. La Ferrari appunto. Il britannico ha capito che accasarsi a Maranello e togliersi qualche soddisfazione di rosso vestito, sarebbe un “di più” per la sua carriera.

Nel caso dovesse andare male, sarebbe in buona compagnia. Fuoriclasse del calibro di Fernando Alonso e Sebastian Vettel, legatisi al Cavallino Rampante ancora all’apice delle proprie parabole agonistiche, non hanno vinto. Dunque, si aggiungerebbe a una lunga e blasonata lista. Cionondimeno, se dovesse andare bene, Lewis ne uscirebbe come un eroe, poiché riuscirebbe dove tanti altri hanno fallito. Tanto vale accettare la scommessa Ferrari, allora. Si ha da guadagnare più di quanto non ci sia da perdere.

Così, dopo una vita da ‘Cattivi’ agli occhi del pubblico generalista italiano, Hamilton e Marquez potrebbero anche indossare i panni di nuovo beniamino delle folle. Più il primo del secondo, considerate le dinamiche legate alla F1, dove la Scuderia di Maranello è per tanti una fede. Un cambio di ruolo del tutto imprevedibile sono pochi mesi orsono, sia per l’uno che per l’altro.

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