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F1, Frederic Vasseur fissa l’obiettivo del 2024: “Vogliamo lottare per il Mondiale costruttori”

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Frédéric Vassuer
Vassuer / LaPresse

Avere chiarezza di idee. La Ferrari ha lasciato l’Australia con un sorriso a 36 denti, visto quanto è accaduto. La doppietta nel terzo appuntamento del Mondiale 2024 di F1 non faceva parte delle attese. Indubbiamente il ritiro dell’olandese Max Verstappen (Red Bull) ha avuto un peso, al pari dei problemi dell’altra RB20 del messicano Sergio Perez, ma consistenza e prestazione devono coesistere e in questo la Rossa si è dimostrata superiore.

E così il primo posto dello spagnolo Carlos Sainz e il secondo del monegasco Charles Leclerc hanno questa valenza. Ecco che il team del Cavallino Rampante si trova in una posizione di diretto concorrente dei “bibitari”. Nel prossimo appuntamento a Suzuka (Giappone) si comprenderà fin dove la Ferrari saprà spingersi. Il Team Principal, Frédéric Vassuer, ha parlato chiaro in un’intervista concessa al TG1.

In primis, l’ingegnere francese ha parlato del successo di Sainz, reduce da un attacco di appendicite che gli ha impedito di correre in Arabia Saudita, in uscita da Maranello al termine di questo campionato: “Ho grande rispetto per Carlos, come uomo e come pilota. Quando gli ho detto dell’arrivo di Lewis Hamilton ci siamo promessi che avremmo spinto fino all’ultima curva dell’ultima gara“, le parole di Vasseur.

Un riscontro quello di Melbourne frutto di una monoposto nettamente migliore rispetto a quella del 2023: “La SF-24 è più facile da guidare, da capire nei comportamenti. Non dà sorprese, usura meno le gomme e ci permette di attaccare. I week end non saranno tutti come a Melbourne, ma chiedo di non fare errori, di migliorare un passo alla volta, di conservare la stessa determinazione“.

E dunque l’ambizione è la seguente: “Vogliamo lottare per vincere il Mondiale costruttori, mentre per quello piloti forse quest’anno è un po’ presto, ma vedremo“, ha rivelato il Team Principal del Cavallino. Pensando poi al prossimo GP in terra nipponica: “In Giappone non avremo aggiornamenti, è troppo presto. Il compito è capire la macchina, tirare fuori il massimo. Ancora non l’abbiamo fatto“.

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