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Formula 1
F1, i promossi e bocciati del GP di Arabia Saudita 2024: Red Bull impressionante, Leclerc dà tutto, Bearman commovente
Il Gran Premio dell’Arabia Saudita è andato in archivio con il successo di Max Verstappen, tanto per cambiare. La seconda tappa del Mondiale di Formula Uno 2024 ha visto l’ennesima doppietta della Red Bull, con Charles Leclerc abile a centrare terzo posto e giro più veloce in gara. Andiamo, quindi, ad eleggere promossi e bocciati della gara di Jeddah.
PROMOSSI
OLIVER BEARMAN: prima ancora del risultato della gara, il giovane talento inglese ha dimostrato tutto il suo valore nel weekend saudita. Chiamato in fretta e furia dopo l’indisposizione di Carlos Sainz, viaggia sempre attorno alla top10 in ogni condizione, tra prove libere, qualifiche e gara. Classe 2005. Con il nome Ferrari sulle spalle. Incredibile.
RED BULL: dominante. Sempre di più. Più del 2023 dei record. Max Verstappen vince in carrozza precedendo Sergio Perez. Tutti gli altri a distanze siderali. L’anno scorso non hanno completato la stagione perfetta per un solo GP. Quest’anno il rischio del 24 su 24 è davvero notevole. Uno strapotere che non ha eguali nella storia di questo sport.
CHARLES LECLERC: primo dei terrestri e la sensazione è che mai come quest’anno si correrà per questo traguardo per chi non ha una RB20 tra le mani. Il monegasco fa quello che può con una SF-24 che non è perfetta e ha diversi problemi. Il gap con la Red Bull è spaventoso e lui è il primo a saperlo. Centra il giro più veloce proprio in extremis. Non una cosa da poco.
BOCCIATI
ALPINE: la scuderia francese sta vivendo un inizio di stagione letteralmente da incubo. Dopo il pessimo weekend di Sakhir, a Jeddah le cose non sono certo migliorate. Pierre Gasly non è stato nemmeno in grado di partire per un problema al cambio, mentre Esteban Ocon ha lottato più con la sua vettura che con i rivali.
LANCE STROLL: il canadese dopo soli sei giri va a stampare la sua Aston Martin contro le barriere della pista saudita. Sbaglia in ingresso curva e sbatte con l’anteriore sinistra, rompendo la sospensione. La fine inevitabile è contro le barriere. Ennesima occasione mancata.
KEVIN MAGNUSSEN: chiude la gara con 20 secondi di penalità per scorrettezze varie. Prima va a contatto con Albon, quindi effettua il sorpasso uscendo dalla sede stradale. Ancora una volta si fa notare più per queste cose che per altro. Non bene.