Formula 1
F1, la Ferrari saluta Sakhir consapevole di essere sulla strada giusta, ma la Red Bull continua a scappare…
Si chiude il primo fine settimana di gare ma è già tempo di pensare al prossimo appuntamento. Dal Gran Premio del Bahrain al Gran Premio dell’Arabia Saudita sul circuito cittadino di Jeddah. Un inizio che assomiglia molto ad un tour-de-force, un esordio che ha riservato sensazioni agrodolci nel team di Maranello. Come saluta il tracciato di Sakhir la scuderia del Cavallino Rampante?
Per prima cosa iniziamo dai numeri. Carlos Sainz conquista il podio, precedendo proprio il vicino di box. Punti importanti per la classifica costruttori, ma distacchi abissali rispetto a Max Verstappen. Lo spagnolo ha tagliato il traguardo a 25.1 secondi dalla vetta, mentre il monegasco si è fermato a poco meno di 40 (+39.669) per colpa, anche, di notevoli problemi di temperatura ai freni.
La sensazione complessiva è che la SF-24 abbia ripreso la rotta tracciata dalla SF-23, quantomeno dall’ultima parte della scorsa annata. I disastrosi comportamenti con pieno di benzina e con le gomme sono stati limati e migliorati. Non si può certo parlare di una vettura perfetta, sia ben chiaro, ma la strada intrapresa è quella giusta.
Il vero problema per la Ferrari è che la Red Bull non è stata a guardare. Una vettura già dominante di suo, è stata ulteriormente migliorata e Max Verstappen è pronto a riscrivere il libro dei record anche in questo 2024. Il gap è ancora ampio contro il tre-volte campione del mondo, ma la Ferrari ha sostanzialmente dimezzato il gap di un anno fa. Una piccola consolazione dopo un bagno di realtà: la Red Bull non solo non è stata avvicinata, ma è ancora in amplissima fuga.