Formula 1

F1, la Red Bull gioca: Ferrari sempre davanti fino alla Q2, poi Verstappen rifila 3 decimi a Sainz quando conta

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Verstappen / Lapresse

Cambiano le piste, ma al momento (in attesa degli sviluppi che verranno introdotti dai vari team nell’arco della stagione) la superiorità tecnica della Red Bull resta intatta e abbastanza importante. La Ferrari, ormai stabilmente seconda forza in campo, deve colmare un divario di 2-3 decimi sul giro secco nei confronti della RB20 guidata dal fenomeno olandese Max Verstappen.

Discorso diverso invece almeno in qualifica per l’altra Red Bull di Sergio Perez, che non parte in prima fila dal GP del Belgio 2023 (in realtà anche lì fece il terzo tempo, ma scalò 2° grazie alla penalità di Max) ed è sicuramente attaccabile soprattutto nel time-attack dai piloti della Scuderia di Maranello. Il messicano viene poi fuori in gara, come ha fatto per tutta la carriera, sfruttando meglio il potenziale della RB20 e superando le Rosse con un ritmo più elevato.

Quest’oggi, nelle prove ufficiali del Gran Premio d’Australia, è andato in scena un copione già visto (almeno in parte) due settimane fa a Jeddah e l’impressione è che anche la gara domenicale non regalerà grandi sorprese a livello di performance (a Melbourne il risultato può essere influenzato da alcune variabili). Red Bull di fatto non si scopre più di tanto nelle libere ma anche in Q1 e Q2, per poi fare davvero la differenza solamente in Q3.

In Arabia Saudita, tra Q2 e Q3, Verstappen ha tirato giù cinque decimi e mezzo mentre ad Albert Park (su un tracciato più corto) ha migliorato quasi mezzo secondo sfruttando al meglio i due set di gomme soft nuove. Uno step davvero notevole che sta mancando spesso alla Scuderia di Maranello, incapace di progredire nell’ultima fase della qualifica. Sicuramente il Drink Team ha margine ed è conservativo nei momenti meno importanti del weekend, tuttavia è anomalo questo trend della Ferrari verificatosi in particolare a Sakhir ed in Australia.

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