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F1, Leo Turrini: “Verstappen ha dei dubbi sulla Red Bull 2026. Elkann ha convinto Hamilton con un progetto…”

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Charles Leclerc
Leclerc / IPA Sport

Analizzare con cognizione di causa e stile. Leo Turrini, firma autorevole del giornalismo italiano, è stato ospite dell’ultima puntata di Motor News, in onda sul canale Youtube di OA Sport, condotta da Beatrice Frangione. Si è parlato dell’attualità in F1, con i primi appuntamenti del campionato che sono entrati a far parte dell’album dei ricordi.

FERRARI SECONDA FORZA IN PISTA MA… –  Si è partiti dal constatare il livello delle forze in pista: “Nelle prime due gare del campionato la Ferrari ha assunto il ruolo di sfidante principale di Red Bull perché sia in Bahrain che in Arabia Saudita la macchina di Maranello è stata davanti alla Mercedes, alla McLaren e all’Aston Martin. Da questo punto di vista, si è trattato di un progresso rispetto a un anno fa. Se poi guardiamo il differenziale con la Red Bull, è ancora troppo importante. Del resto, come diceva Enzo Ferrari, il secondo è il primo degli sconfitti“.

L’ESORDIO DI BEARMAN – A tenere banco è stato poi quanto fatto dal giovanissimo Oliver Bearman, capace di concludere al settimo posto il GP d’Arabia Saudita, dopo essere stato chiamato a sostituire in Ferrari Carlos Sainz, vittima di un attacco d’appendicite: “È stato emozionante perché parliamo di un ragazzo di 18 anni, da poco patentato, scaraventato nell’abitacolo all’ultimo momento per un’emergenza in una F1 nella quale questi ragazzini arrivano con l’esperienza di altre categorie e/o con monoposto di F1 non attuali, senza test. Quindi “l’Orsetto” (Bearman, ndr) è stato bravissimo, visto che ha preceduto Hamilton nell’ordine arrivo, considerando quello che accadrà l’anno prossimo in Ferrari e da questo punto di vista è stato entusiasmante“.

IL RITORNO DI SAINZ – In Australia Carlos Sainz si riprenderà il posto in Ferrari, in una stagione particolare per lui: “Sainz è un altro personaggio a cui in questa fase bisogna volere bene perché non è un momento facile per lui. È stato scaricato dalla Ferrari con un anno d’anticipo, essendo stato l’unico pilota della Rossa a vincere un GP l’anno scorso. Deve trovarsi un posto per il 2025, non penso che avrà problemi visto che le offerte non mancheranno. Aveva cominciato bene la stagione, salendo sul podio a Sakhir, e poi è stato fermato da questo guaio di salute. Sono sicuro che a Melbourne tirerà fuori tutto il meglio“.

UNA STAGIONE STRANA – Turrini poi ha tracciato un quadro molto interessante, dettato dai vari movimenti di mercato: “Questa è un’annata molto strana, inaugurata dall’operazione Hamilton che ha aperto il vaso di Pandora. Anche questo immenso caos in Red Bull, che sembra diventato il palcoscenico di una canzone di Gino Paoli “Il cielo in una stanza”, può essere legato a quanto fatto da Lewis. Questo perchè? Nel momento in cui un personaggio come il britannico decide di uscire dal mercato a un anno dalla scadenza del contratto con Mercedes e lo comunica 12 mesi prima, significa che lui non crede che la squadra di Brackley gli possa offrire l’opportunità di lottare per l’ottavo titolo personale. Inoltre, è stato convinto dal programma di John Elkann perché lui continua a correre per questioni agonistiche, non per i soldi. Questo spinge i competitors a porsi delle domande e la vicenda della Red Bull non è connessa alle presunte abitudini private di Christian Horner, ma ai dubbi di Max Verstappen sul team in vista del 2026 (anno del cambiamento tecnico, ndr). Red Bull non ha un fornitore di motori di grande rilievo, avendo sì il supporto della Ford, ma è ovvio che il clan Verstappen non sia così convinto. Toto Wolff, da par suo, deve dare una risposta, magari con Kimi Antonelli che debutterà alla maniera di Bearman in Ferrari nel 2025? O va a prendere Sainz o Alonso? Senza contare l’esistenza di questa clausola sul contratto di Max Verstappen che gli consentirebbe di lasciare la Red Bull prima del 2028 per via di alcuni stravolgimenti interni“.

MOTIVI DELL’ADDIO ALLA MERCEDES DI HAMILTON – Un’altra sottolineatura sull’asso nativo di Stevenage c’è stata: “L’anno scorso mi risultava che ci fosse stato un incontro tra Hamilton ed Elkann, ma poi era arrivata la notizia del rinnovo di Lewis fino al 2025 con la Mercedes. Evidentemente sono successe due cose: il presidente della Ferrari non ha mollato la presa e ha continuato a far presente il progetto; Hamilton, quando ha visto la nuova Mercedes, evidentemente ha avuto delle cattive sensazioni. Basti vedere le difficoltà della Mercedes attualmente“.

IL FUTURO RAPPORTO TRA LECLERC ED HAMILTON – Nel 2025 uno dei temi sarà anche la gestione in Ferrari tra due piloti molto veloci: “Secondo me sarà un rapporto scandito dall’inno delle Sorelle Bandiera, che erano delle icone della TV di Renzo Arbore (“Fatti più in là”). Credo che il rapporto tra loro avrà questo punto di riferimento, c’è poco da fare. Hamilton è la leggenda, che ha eguagliato il record di Schumacher, e Leclerc è il pilota più giovane che da anni insegue con una tenacia disperata il sogno del titolo e finora non ha mai avuto una macchina per provare a realizzarlo. Se a Maranello dovessero lavorare bene e fornire una vettura competitiva, è chiaro che Lewis e Charles faranno a sportellate. Per un pilota, il primo rivale è il compagno di squadra“.

PREVISIONI AUSTRALIANE – In vista dell’appuntamento all’Albert Park, non si prevedono cambi di scenario: “Abbiamo visto una Red Bull, nei capitoli iniziali di questo romanzo 2024, troppo superiore. Non te lo dimostra solo Verstappen, che è un fenomeno, ma dalla tranquillità con cui Perez fa secondo. Una cosa che è passata quasi in secondo piano è che la Safety Car abbia ridotto il distacco tra le due Red Bull e il resto a Jeddah. Perez, inoltre, aveva una penalità di 5″. Immaginare che all’Albert Park di Melbourne possano cambiare le cose è molto difficile, quello che mi interesserebbe vedere è una Ferrari in progresso e più vicina alla RB20, dando la sensazione di avere un piano di sviluppo adeguato. L’anno prossimo si corre con la stessa macchina, praticamente, e allora è necessario portare avanti gli aggiornamenti con costanza“.

VIDEO INTERVISTA LEO TURRINI

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