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Formula 1

F1, Red Bull punto di riferimento in ottica gara a Jeddah. Segnali positivi per la Ferrari nel long-run

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Charles Leclerc
Leclerc / Lapresse

La prima giornata di prove libere del Gran Premio dell’Arabia Saudita 2024 si è conclusa con il sorprendente miglior tempo di Fernando Alonso con Aston Martin in 1’28″827, anche se le indicazioni più interessanti per capire i possibili valori in campo del weekend sull’estremo circuito cittadino (il più veloce al mondo) di Jeddah sono emersi come di consueto dai long-run di fine FP2.

In quel frangente infatti le simulazioni sono abbastanza veritiere, perché più o meno i carichi di carburante e le mappature motore si equivalgono tra i vari team, mentre nei time-attack c’è chi si nasconde più di altri per non spremere eccessivamente le power-unit nell’ottica della gestione di un’intera stagione con le poche componenti a disposizione da regolamento.

Red Bull resta dunque il punto di riferimento verso il Gran Premio, analizzando gli ottimi stint messi in mostra sia da Max Verstappen che da Sergio Perez (un vero specialista di questo tracciato), ma con un margine non così elevato nei confronti della Ferrari di Charles Leclerc (incoraggiante la sua gestione delle gomme soft sulla lunga distanza) e della Mercedes di un George Russell in palla. Ancora difficile da decifrare invece la McLaren.

La Scuderia di Maranello forse deve trovare la quadra a livello di set-up, dopo aver scelto un assetto da medio carico per le prove libere odierne sacrificando un po’ la velocità sui rettilinei per essere più efficace nei curvoni veloci presenti in particolare nel primo settore. Da capire se gli ingegneri della Rossa cambieranno direzione domani oppure se proseguiranno su questa strada, considerando anche il grosso step da compiere a livello di performance della power-unit in qualifica.

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