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Ciclismo

Filippo Zana: “Vorrei almeno infastidire corridori come Pogacar ed Evenepoel. Al Giro per le tappe”

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Filippo Zana
Zana / Lapresse

Filippo Zana è uno dei corridori più attesi del “dopo Nibali”: ne è consapevole e per questo 2024 – cominciato per lui dalla Volta Valenciana – il veneto di Piovene Rocchette ha grandi obiettivi. Abbiamo raggiunto telefonicamente il portacolori del Team Jayco AlUla a Lido di Camaiore a conclusione della crono inaugurale di questa edizione della Tirreno-Adriatico.

Hai ottenuto un buon piazzamento alla Strade Bianche. Pensi che in futuro potrai tornare per alzare ulteriormente l’asticella?

“Speriamo di sì. E’ una corsa che mi piace molto e spero di poter tornare per ottenere un risultato migliore e alzare l’asticella”. 

Quale sarà il tuo programma di gare per la primavera?

“Dopo la Tirreno staccherò per dieci giorni per poi andare in altura ad Andorra, dove rimarrò circa tre settimane. Tornerò poi in corsa al Tour of the Alps e poi sarò al via della Liegi e del Giro”. 

Quale sarà il tuo focus principale per questa prima parte di stagione?

“Al Giro andremo con un’ottima squadra e come la passata stagione ci sarà da supportare Dunbar e Plapp che stanno molto bene. Poi punteremo anche a qualche tappa dove proverò a portare a casa qualche successo personale”. 

Prima tappa della Tirreno. Quali sono state le sensazioni in corsa? E cosa ti aspetti da questa breve corsa a tappe?

“Stavo bene, la crono è da sempre il mio punto debole, ma pian piano sto migliorando. Le prossime tre tappe saranno per velocisti e quindi andremo per Caleb (Ewan, ndr) che sta bene e ha una buona gamba e poi nelle frazioni più impegnative cercheremo di essere protagonisti”. 

Che lavoro hai fatto in inverno sulla cronometro?

“Siamo andati in galleria del vento per migliorare la posizione e poi ho cercato di usare la bici da crono il più possibile: la ripetizione del gesto tecnico è ciò che ti fa fare dei passi in avanti per poter migliorare e colmare alcune lacune”. 

In squadra è arrivato un tuo giovane vicino di casa: Davide De Pretto che ha già fatto vedere ottime cose. Che rapporto avete?

“Davide abita a 500 metri da casa mia e ci conosciamo da tanti anni. Sono felice che sia in squadra con noi, è un ottimo compagno di squadra, ma anche di allenamento, infatti quando siamo entrambi a casa di alleniamo quasi sempre insieme. De Pretto è giovane ma ha già fatto vedere delle ottime cose ed io nel mio piccolo spero di poter essergli d’aiuto e insegnargli qualcosa”. 

E poi c’è stato il nuovo innesto dell’esperto ds Valerio Piva. Come ti trovi con lui?

“Davvero molto bene, sono veramente contento ed è un altro rinforzo italiano all’interno della squadra che mi fa sentire come a casa. Valerio è sicuramente un grande valore aggiunto per il nostro team e sono certo che con il tempo si vedranno i frutti del suo lavoro”. 

Il Mondiale potrebbe adattarsi alle tue caratteristiche: ne hai già parlato con Bennati?

“Sicuramente il Mondiale quest’anno è più adatto a me, al momento non abbiamo definito nulla, ma sicuramente più avanti ne parleremo e può essere un gran bell’obiettivo per il finale di stagione dove dovrei essere anche al via della Vuelta di Spagna e che quindi mi permette, se tutto va come da programma, di arrivare all’appuntamento iridato in ottima condizione”. 

Il 18 marzo compirai 25 anni. In questo ciclismo in cui i giovanissimi scalpitano come ti senti?

“Mi sento vecchio (ci dice ridendo, ndr). Ogni anno sento di fare dei progressi e sono felice del percorso che sto facendo. E’ un ciclismo in cui i giovani vanno fortissimo, ma ci sono anche dei corridori che maturano più tardi e io ne sono un esempio”. 

Quale aspetto al momento ti separa dai big della disciplina?

“Ci sono dei corridori come Pogacar o Evenepoel che hanno delle qualità e delle doti in più e sarà difficile raggiungerli, ma spero di poter essere protagonista e di poterli almeno infastidire”. 

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