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Ciclismo

Giro dei Paesi Baschi 2024: il percorso e le le 6 tappe. Tracciati mossi e imprevedibili in Spagna

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Jonas Vingegaard
Vingegaard / Lapresse

Subito dopo il Giro delle Fiandre, dal lunedì di Pasquetta, comincia il Giro dei Paesi Baschi, classico appuntamento in Spagna con una breve corsa a tappe di sei giorni che avvicina diversi corridori ai Grandi Giri, facendo crescere la loro condizione nei percorsi ondulati e insidiosi del Nord della Spagna. Tanti i big presenti, su tutti Roglic, Vingegaard ed Evenepoel che renderanno questa edizione spettacolare. Andiamo ad analizzare tappa dopo tappa quelle che saranno le difficoltà.

IL PERCORSO DEL GIRO DEI PAESI BASCHI 2024

1° aprile: 1a tappa – Irun-Irun (10 km, cronometro individuale)

Si parte forte con una cronometro tutt’altro che morbida: 10 chilometri all’interno dei quali ci sarà il muro di Calle Fueros dopo pochi metri (100 metri al 10%) e l’ascesa a Olaberria (1,7 km al 5,1%). Gli uomini di classifica hanno il terreno per fare sin da subito la differenza.

2 aprile: 2a tappa – Irun-Kanbo (160 km)

La prima frazione in linea lascerà i Paesi Baschi per approdare in Francia con l’arrivo previsto a Cambo-les-Bains (in basco appunto Kanbo). Un solo GPM previsto, quello di Saint-Ignace (2,6 km al 5,9%) dopo pochi chilometri, ma il percorso sarà ricchissimo di saliscendi, con pochissimi tratti per rilassarsi. Sono oltre 2000 i metri di dislivello e se il tracciato verrà affrontato ad alta velocità ci può essere selezione.

3 aprile: 3a tappa – Ezpeleta-Altsasu (190.9 km)

Sarà la frazione più lunga di questa edizione. Ci sarà subito il GPM di Otsondo (8,2 km al 5,7%), per affrontare poi in rapida successione Usategieta Gaina (11,2 km al 3,2%), Uitzi (4,7 km al 6,9%) e Zuarrarraete (6,8 km al 3,6%). Quando saremo più vicini al traguardo, ecco che arriveranno altre due asperità: Olaberria (1,6 km al 7,5%) e Lizarrusti (6,4 km al 4,7%). Vedremo se emergeranno le differenze tra gli uomini di classifica, anche se le salite non sono vicinissime all’arrivo.

4 aprile: 4a tappa – Etxarri Aranatz-Legutio (157.5 km)

Sarà molto esplosiva la quarta frazione, con una partenza più blanda e un finale che potrebbe riservare fuochi d’artificio. L’unica difficoltà nella prima parte sostanzialmente pianeggiante sarà la salita di Opakua (7,1 km al 5,8%). Vicine tra loro e concentrate negli ultimi 40 km le altre salite: Olaeta (1,9 km al 9%), Untzilla (2,3 km all’8,5%), Leintz Gatzaga (3 km all’8,7%) dovrebbero infiammare gli uomini forti in salita.

5 aprile: 5a tappa – Vitoria-Gasteiz-Amorebieta-Etxano (175.9 km)

Altra tappa sopra i 2000 metri di dislivello sarà la quinta. Conformazione simile alla quarta tappa, con una prima parte pianeggiante e un finale insidioso. L’ascesa che aprirà le ostilità sarà Urkiola (5,5 km al 9,4%), piazzata a metà percorso. Poi nella parte conclusiva verrà ripetuta due volte la salita di Muniketagaina (3,5 km al 7,3%).

6 aprile: 6a tappa – Eibar-Eibar (137.8 km)

L’ultima tappa sarà probabilmente anche la più dura: 3500 metri di dislivello concentrati in meno di 140 chilometri. Si parte con l’ascesa a Elkorrieta (2,6 km al 6,7%), discesa breve e subito su verso Azurki (5,1 km al 7,4%). Successivamente una discesa e un tratto di falsopiano favorevole e un’altra salita secca verso Gorla (9,6 km al 5,7%). Nella parte finale saranno infine affrontate Krabelin (5 km al 9,6%), Trabakua (3,3 km al 7,1%), Izua (4,1 km al 9,2%) e Urkaregi (5 km al 4,8%), tutto nel giro di 55 km. A fare la differenza potrebbero essere anche le discese, ripide e tecniche.

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