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Ciclismo

Giro di Catalogna 2024: il percorso e le tappe ai raggi X. Una corsa senza respiro e quasi sempre in salita

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Tadej Pogacar
Tadej Pogacar/LaPresse

Il mese di marzo per il ciclismo mondiale non vede in programma solo classiche, ma lunedì sarà tempo di Giro di Catalogna. Una corsa a tappe di una settimana che vede grandi protagonisti del calibro di Tadej Pogacar e Sepp Kuss. Saranno sette tappe senza respiro e decisamente impegnative. Non ci saranno cronometro, ma saranno ben tre gli arrivi in salita oltre ad una serie di frazioni molto movimentate.

18 MARZO, PRIMA TAPPA: SANT FELIU DE GUÍXOLS – SANT FELIU DE GUÍXOLS (173.9 KM)

Si parte da Sant Feliu de Guixols e si arriva a Sant Feliu de Guixols. Un circuito che non lascia comunque tranquilli, con una serie continua di sali e scendi. A venti chilometri dal traguardo poi l’Alt de Sant Grau (7,2 km al 3,5%, max 8%), che può essere il trampolino giusto per sferrare l’attacco decisivo già nella prima frazione. Anche l’arrivo è posto in salita, con una possibile volata a ranghi strettissimi.

19 MARZO, SECONDA TAPPA: MATARÓ – VALLTER 2000 (186.5 KM)

Nella seconda tappa ci sarà un po’ di respiro all’inizio, con un lungo tratto pianeggiante. Il Coll de Coubet (9,2 km al 5,5%) è la prima difficoltà, ma mancheranno ancora una cinquantina di chilometri. Si continua però a salire in maniera interrotta nel finale e per arrivare a Vallter si toccano punte anche del 18%. Qui si potrebbe già capire chi non vincerà il Giro di Catalogna.

20 MARZO, TERZA TAPPA: SANT JOAN DE LES ABADESSES – PORT AINÉ (176.7 KM)

Eccolo il primo tappone. Si parte subito con il GPM di categoria 1 di Port de Toses (4 km al 9%, max 14%). Poi si scende fino all’imbocco di una nuova salita verso il Port de Cantó (25,4 km al 4,2%, max 12%). Un GPM di Hors Categorie, molto complicato con una serie di strappi molto irregolari. Non è assolutamente finita perché gli ultimi venti chilometri vedranno il Port Ainé con picchi del 12%.

21 MARZO, QUARTA TAPPA: SORT – LLEIDA (169.2 KM)

Dopo il super tappone di montagna, questa frazione potrebbe essere quella del relax. I velocisti presenti in gruppo hanno probabilmente l’unica loro chance in tutta la settimana. L’unico problema potrebbe essere il Port d’Ager (5,2 km al 5,5%, max 9%), ma a Lleida dovrebbe comunque essere volata.

22 MARZO, QUINTA TAPPA: ALTAFULLA – VILADECANS (167.3 KM)

La classica tappa perfetta per chi vuole andare in fuga. Il gruppo potrebbe anche lasciare fare visto che il giorno dopo si sale in maniera vertiginosa. Il Coll de les Ventoses (7,7 km al 4,5%) e l’Alt de la Creu d’Aragall (7,7 km al 5,9%) sono le rampe da cui provare a l’attacco per giocarsi la vittoria finale. Se qualche ruota veloce riesce a salvarsi, magari con un’andatura bassa del gruppo, allora potrebbe giocarsi la vittoria.

23 MARZO, SESTA TAPPA: BERGA – QUERALT (154.7 KM)

Qui si deciderà con ogni probabilità chi vincerà il Giro di Catalogna. Si sale tantissimo con il Coll de la Batallola (11,7 km al 3%, max 12%), il Collet de Cal Ros (10,1 km al 4,2%, max 10%), il Coll de Pradell (15,1 km al 6,5%, max 18%) ed infine la Collada de Sant Isidre (5 km all’8,4%, max 15%). A sei chilometri ci sarà un nuovo strappa verso Queralt con anche punte al 15%.

24 MARZO, SETTIMA TAPPA: BARCELONA – BARCELONA (145.3 KM)

L’ultima tappa è tutta dentro Barcellona. In caso di lotta aperta per la classifica generale potrebbe ancora succedere di tutto, visto che il circuito è davvero movimentato con tanti saliscendi. Attenzione agli attacchi da lontano, ma non solo in salita, visto che le discese potrebbero fare la differenza.

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