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Golf, l’Arnold Palmer Invitational apre le danze ad un periodo intensissimo. Tanti campioni in campo a Bay Hill

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Viktor Hovland
Hovland / LaPresse

A marzo, come ogni anno, inizia ad entrare nel vivo la stagione del golf mondiale, con i primi imperdibili appuntamenti in calendario. L’Arnold Palmer Invitational, sponsorizzato da Mastercard, dà il via ad un periodo intensissimo che culminerà nel primo Major stagionale. Il PGA arriva a Bay Hill, in uno dei luoghi più iconici del circuito per un torneo ospitato da uno dei giocatori più iconici della storia. Si tratta del quarto torneo, su otto, denominato Signature Event, ossia con field ristretto e senza il classico taglio.

Prima di partire da chi c’è in campo, in chiave azzurro è doveroso segnalare, purtroppo, un’assenza pesante. Non sarà sul tee della 1 Francesco Molinari, uno che in passato ha anche indossato la famosa ‘Giacca Rossa’. Il torinese infatti, è da tempo in crisi di risultati, e questo torneo fa tornare in mente quel 2019, quando ‘Chicco’ si impose al termine di una rimonta mostruosa nell’ultimo giro, vincendo il suo ultimo torneo, prima di lanciarsi verso un Masters da assoluto protagonista, sfumato nelle seconde nove buche e che fosse andato in altro modo chissà quale storia staremmo raccontando adesso.

Lo spettacolo però di certo non mancherà, con tutta l’élite del golf mondiale pronta a darsi battaglia. Torna in azione il n.1 dell’OWGR Scottie Scheffler, che vuole continuare la sua eccellente striscia di risultati a Bay Hill (mai oltre il 15° posto nelle ultime tre apparizioni da queste parti). Scorrendo la classifica il n.2 è Rory McIlroy, e il nordirlandese giocherà per la seconda settimana consecutiva sul circuito, e dopo una prestazione discreta al Cognizant Classic, proverà sicuramente ad alzare l’asticella (su questo campo ha vinto nel 2018 e chiuso secondo l’anno scorso). A proposito del torneo concluso di lunedì, Austin Eckroat, il trionfatore a The Palm Beaches, ha guadagnato l’invito a partecipare e andrà a caccia di una clamorosa doppietta. Dalla PGA Tour University non sarà l’unico rappresentate, ma ci sarà anche l’astro nascente Ludvig Aberg, accomunato con Eckroat dall’essere l’unico altro vincitore sul circuito uscito da quella scuola.

Il campione in carica è lo statunitense Kurt Kitayama, che vuole continuare la sua solida stagione (5 tagli passati su 5 eventi giocati). L’americano proverà poi a centrare un back to back che all’Arnold Palmer non si vede dal 2014-15 con Matt Every. Dopo un periodo di pausa torna in campo anche Viktor Hovland, norvegese vincitore della FedExCup nel 2023 che non gioca da Genesis. Prenderà parte all’Arnola Palmer anche il francese Matthieu Pavon, attuale leader della FedEx, così come i suoi inseguitori Chris Kirk, Hideki Matsuyama e Jake Knapp.

I nomi importanti ci sono quasi tutti, impossibile infatti non considerare per le posizioni di vertice i vari Xander Schauffele, Patrick Cantlay, Collin Morikawa, Jordan Spieth, Matt Fitzpatrick, Sam Burns, Tommy Fleetwood e almeno un’altra decina. Per quel che riguarda la copertura televisiva in Italia, sarà Eurosport e discovery+ a trasmettere l’evento. I primi due giri saranno trasmessi sia sul digital sia su Eurosport 2 dalle 20.00 a mezzanotte; moving day che andrà in onda dalle 20.30 alle 23.00 in streaming, con il canale che aprirà invece il collegamento alle 22.35 circa. Gran finale poi visibile dalle 17.30 alle 23.00 su entrambe le possibilità.

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