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Golf, Matteo Manassero rinasce e torna a vincere dopo 11 anni! Apoteosi al Jonsson Workwear Open
3942 giorni. Tanti ne sono passati dall’ultima vittoria di Matteo Manassero sul DP World Tour, che allora era ancora European Tour. Allora era Wentworth, il BMW PGA Championship, oggi è il Jonsson Workwear Open. Un -26 per la vittoria, con -17 nei quattro giorni sui par 5, il 13° posto nella Race to Dubai, a rivedere la zona top 200 nel ranking mondiale. Diventa, così, anche numero 1 d’Italia. Il veneto, in sostanza, si riprende di forza la scena, ed è anche la prima vittoria sul circuito dall’Open di Francia 2022 per un italiano: allora trionfò Guido Migliozzi.
Una giornata, questa, caratterizzata da una lunghissima lotta tra Manassero, i sudafricani Thriston Lawrence, Shaun Norris e Oliver Bekker e l’inglese Jordan Smith, ma non solo. Mentre questi, a ripetizione, tentano di affiancarlo o di togliergli la leadership, sul percorso si avvicina una sempre più pericolosa nube nera. E, alla fine, la pioggia arriva e costringe tutti a fermarsi alla buca 17, quando l’italiano è a -24, ma con praticamente tutti in grado, potenzialmente, di raggiungerlo o superarlo.
Alla ripresa, però, chi non trema è proprio l’uomo di Negrar di Valpolicella. Mentre Bekker finisce in acqua alla 18 e gli altri, Smith a parte, non trovano particolare precisione per un motivo o per un altro, lui esce dal bunker della 17 con una magia che gli assicura il birdie e, poi, alla 18 va a centro fairway e quindi sfiora addirittura l’eagle. Poi va a chiudere la sequenza di quattro birdie di fila, lasciando tutti a tre colpi di distanza e abbracciando chiunque gli capiti a tiro mentre sul Glendower Golf Club di Dowerglen cala il buio. Agli annali va questa sequenza: 68 61 67 66, 262 colpi.
Seconda posizione per Smith, Lawrence e Norris a -23, mentre deve accontentarsi del quinto posto lo spagnolo Angel Hidalgo, che con -22 finisce davanti al connazionale Ivan Cantero e a Bekker. Ottavo a -20 lo scozzese Connor Syme e noni a -19 l’altro sudafricano Daniel van Tonder e il nordirlandese Tom McKibbin.
In casa Italia c’è gloria anche per Andrea Pavan, bravissimo a finire 11° dopo un torneo molto ben giocato: questo -18 può dargli immensa fiducia. 35° a -13 Lorenzo Scalise, anche lui costantemente in grado di fare gara di livello, mentre conclude al 71° posto con lo score di -4 Francesco Laporta.