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Golf, sono in sei in vetta all’Arnold Palmer dopo due giri. Tra loro Lowry e Scheffler

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Scottie Scheffler | Foto: LaPresse

C’è parecchio assembramento in vetta all’Arnold Palmer Invitational 2024 al giro di boa. Dopo 36 buche infatti guida la classifica un gruppone di sei giocatori appaiati con il punteggio di -7: Shane Lowry, Scottie Scheffler, Wyndham Clark, Hideki Matsuyama, Brian Harman e Russell Henley. A Bay Hill, in uno dei luoghi più iconici del PGA Tour, si sono apparecchiate due giornate finali da leccarsi i baffi.

Un irlandese, un giapponese e quattro americani. Lowry dopo il favoloso giro di apertura che lo vedeva in testa da solo, forse non avrebbe mai immaginato di avere così tanta compagnia in vetta al leaderboard. Lowry è stato però quello che ha fatto più fatica nel venerdì di Orlando, e nonostante i cinque birdie ha pagato i quattro bogey arrivati per un totale di 71 (-1).Il migliore oggi invece è stato il campione in carica dello Us Open, con Clark che grazie a tre birdie consecutivi nelle ultime tre buche sigla un meraviglioso -6 (miglior punteggio di giornata). Per il parziale subito dopo di lui si piazza il n.1 del ranking Scheffler (-5), che con un eagle al par 5 della 12 ha dato il via ad un -5 nelle ultime sette buche che lo ha portato in testa.

Ci sono due vincitori Major del 2023 in vetta, il massimo che questo torneo può avere visto che Rahm e Koepka sono sul LIV. Oltre a Clark infatti c’è il Champion Golfer of the Year Brian Harman (68), che ha visto svanire l’opportunità di essere in testa da solo con il bogey alla sua trentaseiesima buca. Il più costante di tutti è stato Russell Henley, che con un giro da quattro birdie e un solo bogey può ritenersi assolutamente soddisfatto. Il nipponico Matsuyama invece ha perso quattro colpi in quattro buche nel corso del giro, ma ha riparato con cinque pregevoli birdie. È il più grande gruppo di testa dopo 36 buche del PGA TOUR da quando sette erano al comando al Valero Texas Open nel 2011 (qui poi sono 16 in 3 colpi).

Dietro di loro comunque c’è qualità in una classifica ancora strettissima. In solitaria a -6, con un solo colpo di distanza, c’è un ritrovato Will Zalatoris. L’americano, grande promessa che un paio d’anni fa ha fatto sognare con un golf spaziale, è rimasto per lungo tempo ai box causa infortunio, e in questa stagione sta tornando alla ribalta. Ottavo posto per la coppia Stephen Jaeger-Justin Thomas, con il tedesco e lo statunitense appaiati a -5. Chiude la top-10 un altro sestetto, con il punteggio di -4 e a soli tre colpi dalla vetta, tra loro il norvegese Viktor Hovland e gli americani Sam Burns e Max Homa. 

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