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Golf, Svensson trionfa al playoff in un combattuto Singapore Classic. Buon 16° posto per Migliozzi

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Guido Migliozzi / PA Wire/PA Images / IPA Sport

Un eagle alla diciotto per forzare il playoff, perso poi alla terza buca di spareggio facendo segnare un bogey nella stessa bandiera che un’ora prima ti aveva regalato una gioia enorme. Queste sono solo le ultime battute di Kiradech Aphibarnrat, in un combattutissimo Singapore Classic 2024 che ha regalato tanto drama e spettacolo lungo tutta la settimana. Ne esce da trionfatore Jesper Svensson, che con un ultimo giro da sogno scala dodici posizioni e mantiene i nervi saldissimi nei tempi supplementari del golf.

Prima vittoria in carriera per lo svedese, che non ci mette molto ad ambientarsi sul DP World Tour, il suo successo infatti arriva alla sua quattordicesima apparizione, e ci sono golfisti che giocano una vita sul circuito senza mai riuscire a provare l’ebrezza di una vittoria. Svensson inizia la domenica in tredicesima posizione a cinque colpi dalla vetta, ma si inventa diciotto buche faraoniche. Due bogey, otto birdie e due eagle ai par 5 della 3 e della 14 significano per lo scandinavo -9 di giornata e -17 complessivo, firmando il suo score prima degli altri e andando in Clubhouse ad aspettare di conoscere il suo destino. Mano a mano dopo di lui tutti iniziano a perdere colpi, ad allontanarsi dalla vetta, ma c’è un par 5 all’ultima buca e lì tutto può cambiare.

Infatti Aphibarnrat con una magia guadagna due colpi in una buca sola, e con un parziale di -5 nelle ultime cinque buche forza il playoff. Alla prima buca di spareggio, che si gioca sulla 18, birdie per entrambi, si prosegue con un par sia per il thailandese che per lo svedese, ma alla terza è Aphibarnrat a cedere, mettendo a segno un bogey che lo condanna e regala il successo a Svensson. Classifica poi che dal terzo al sesto non vede posizioni pari merito: terzo posto per l’inglese Sam Bairstow, che oggi registra il quarto -4 su quattro giri in settimana, quarto invece il connazionale Andy Sullivan (-15), che precede il transalpino Matthieu Pavon (-14) e un altro britannico, Paul Casey (-13).

Sul percorso par 72 del Laguna National Golf & Country Club di Singapore completa la top-10 un quartetto in settima posizione a -12: l’australiano David Micheluzzi, partito in testa questa mattina ma incappato in un giro in 73, con i due doppi bogey di fila alla 11 e alla 12 che lo hanno tagliato fuori dalla lotta per la vittoria; l’indiano Shubhankar Sharma, lo spagnolo Alejandro Del Rey e il gallese Rhys Enoch. Il migliore degli italiani è Guido Migliozzi, che porta a termine un torneo più che discreto chiudendo al 16° posto con lo score totale di -10.

Per il veneto domenica assai regolare, con un solo bogey alla cinque e poi quattro birdie, per il terzo in 69 colpi della sua settimana. Finisce bene anche Edoardo Molinari, che chiude la sua esperienza a Singapore con un parziale di -4. Il vice capitano di Ryder però partiva veramente indietro, e il -3 totale gli vale il 56° posto. Francesco Laporta e Andrea Pavan sono finiscono appaiati in 65ma piazza con un totale di pari al par per il torno, ancora più indietro Filippo Celli (79°) e Lorenzo Scalise (81°).

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