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Jiri Lehecka sfida Sinner: “Sposto il gioco in avanti, sono aggressivo. Berdych fantastico”

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Lehecka / Lapresse

Jannik Sinner affronterà Jiri Lehecka ai quarti di finale del Masters 1000 di Indian Wells. Il tennista italiano partirà con tutti i favori del pronostico, ma non dovrà sottovalutare l’insidioso ceco, che è stato capace di eliminare il russo Andrey Rublev e il greco Stefanos Tsitsipas. L’altoatesino, reduce dallo schiacciante successo contro lo statunitense Ben Shelton, punterà ad avere la meglio contro il numero 32 del ranking ATP in modo da qualificarsi alla semifinale da disputare contro il vincente della sfida tra lo spagnolo Carlos Alcaraz e il tedesco Alexander Zverev.

Jiri Lehecka ha analizzato il proprio momento:Per me venire qui l’anno scorso è stato come un sogno. Era la prima volta che giovano a Indian Wells, la prima volta che vedevo questo scenario così particolare e così tanti fan. Ero molto felice di aver vissuto tante nuove esperienze, ma alla fine della scorsa stagione sentivamo che i risultati in questi grandi tornei non erano quelli che volevamo e che avevo qualche possibilità di andare oltre nei tornei, giocare meglio e battere alcuni giocatori più forti, ma non ci sono riuscito. Abbiamo cercato di analizzare gli errori che avevamo commesso e ci siamo concentrati sull’eliminarli. Certo, per me è stato molto più facile tornare qui una seconda volta, sapevo cosa aspettarmi”.

Lehecka si è poi soffermato ulteriormente sul proprio tecnico:Tomas Berdych è una persona fantastica, da coach è lo stesso che era da giocatore, è molto professionale e molto dedito al lavoro. Sta facendo con me tutto quello che voleva fosse fatto dal suo team quando era un giocatore, sa cosa vuole il giocatore, sa cosa sente e questo è importante quando cerca di intervenire e aiutarmi in alcune cose in particolare. E anche è molto sereno in campo, si lavora tanto ma con leggerezza, non prende le cose troppo sul serio. Sa che il momento importante è durante la partita. Tra tutti i consigli che mi ha dato il più importante riguarda il lavorare di più con le gambe, spostare il gioco in avanti in modo aggressivo. Ci abbiamo lavorato molto, soprattutto a inizio settimana, all’inizio del torneo, quando avevamo un po’ di tempo per prepararci. Mi ha anche descritto il cambio delle condizioni tra giorno e notte, cambiano in modo incredibile ed è necessario gestirle. La sua esperienza mi sta aiutando davvero”.

Lehecka ha poi approfondito un aspetto importante:A volte mi sembra di aver già vissuto questo momento, quindi so come reagire adesso. Ma ci sono ancora molti fasi in un match in cui penso cos’è questo, come mi sento, cosa dovrei fare, come dovrei reagire, che tipo di scatti dovrei fare o cosa non dovrei fare. E questo è uno dei motivi per cui avere Tomas qui con me è molto bello perché ha molta più esperienza di me. Avere il sostegno di un ex campione come lui che già vissuto tutto questo può solo aiutarmi a diventare un tennista più completo e consapevole”.

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