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Formula 1
La deriva della F1: gossip, scandali e voci di mercato per distogliere dalla noia di un Mondiale a senso unico
Un modo per alimentare l’interesse? Potrebbe essere. Di sicuro c’è che in F1 la competizione in pista non sia così entusiasmante e il rischio di una replica del dominio Red Bull sia altamente concreto. Il primo appuntamento del Mondiale 2024 in Bahrain ha fatto capire che a Milton Keynes, dal punto di vista progettuale, non si sono affatto seduti, anzi..
Il progetto della RB20 ha assunto, per certi versi, i connotati della “sboronata”, ma nei fatti è l’ennesimo colpo di genio di Adrian Newey. Nella consapevolezza che tutti avrebbero ripreso i concessi della RB19, Ferrari compresa, si è pensato di far saltare il banco con un concept molto discontinuo rispetto al precedente. La volontà di osare e i riscontri in pista, a quanto pare, lasciano poco spazio ai rivali.
Un dominio rafforzato anche dall’attuale regolamento, che va quasi a congelare la situazione, parlando della necessità di un tetto di spesa, dell’assenza di test in-season e dell’impossibilità di intervenire su certe aree della vettura. Tutto lo sviluppo basato sul lavoro al simulatore. Di conseguenza, l’unica via per pensare a un cambiamento dello status quo è quello di nuove norme tecniche per costringere tutti a partire dal cosiddetto “foglio bianco”.
In un background del genere, non appare così causale la serie di episodi “scioccanti” fuori dalla pista, quasi a fungere da diversivo. A fine 2023 il caso del “conflitto di interesse” riguardante Toto Wolff e sua moglie Susie Stoddart, a capo della F1 Academy, gestita dal F1 Group, che ha in mano i diritti commerciali della categoria riservata alle donne che vogliono farsi largo nel Motorsport. Un’inchiesta avviata dalla FIA e poi chiusa con un nulla di fatto.
Le notizie di mercato, in riferimento all’addio di Lewis Hamilton alla Mercedes e all’approdo in Ferrari. Successivamente, il cosiddetto “Horner-Gate“, con il Team Principal della Red Bull sotto inchiesta per comportamenti poco edificanti nei confronti di una dipendente. Caso archiviato, ma nelle ultime ore la conferma del manager britannico in plancia di comando potrebbe avere delle conseguenze con l’addio di Verstappen e il trasferimento in Mercedes. L’ultimo episodio della serie riguarderebbe addirittura il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, che sarebbe intervenuto per revocare la penalità a Fernando Alonso (Aston Martin), in relazione al GP d’Arabia Saudita 2023.
Rumours in serie per creare un po’ di attenzione in un Circus che, guardando solo alle cose di pista, di spunti ne offre zero? Parrebbe di sì.