Tennis
L’analisi di Puppo: “Alcaraz mi fa paura e può vincere. Djokovic non va a Miami perché teme Sinner”
La sfida tanto attesa è ormai dietro l’angolo, con Jannik Sinner e Carlos Alcaraz che hanno superato anche lo scoglio dei quarti di finale e si affronteranno dunque sabato in semifinale al Masters 1000 di Indian Wells con in palio la seconda posizione del ranking ATP. Di questo e di molto altro si è parlato nella puntata odierna di TennisMania, trasmissione condotta per l’occasione da Massimiliano Ambesi (giornalista e commentatore di Eurosport) insieme a Dario Puppo (giornalista e telecronista di Eurosport) e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospite Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport).
Puppo è rimasto impressionato dalla prestazione di Alcaraz contro il tedesco Alexander Zverev: “Alcaraz è tornato quello che abbiamo visto lo scorso anno in questa fase della stagione e anche dopo. Mi ha fatto paura ieri. Jannik, se riesce a servire molto bene, direi che comunque è un filo avvantaggiato sullo spagnolo. Comunque ho visto il preludio della tattica che utilizzerà contro Sinner: ha giocato tante volte il back contro Zverev, a un ritmo assurdo e con i piedi dentro al campo. Ci sono stati alcuni scambi davvero mortiferi per il tedesco, che era davvero al gancio. Alcaraz mi ha impressionato“.
Sulla crescita dello spagnolo nelle ultime settimane dopo un periodo opaco: “La paura che ha preso a Rio di avere un altro infortunio un po’ più serio di quanto per fortuna si è poi rivelato, forse lo ha un po’ liberato mentalmente. Si è divertito a Las Vegas, aveva forse bisogno anche di quello e di affrontare così il decorso dopo quella storta alla caviglia. Mi sembra mentalmente molto fresco. Oltre che essere al 100% fisicamente, deve esserlo anche mentalmente. Adesso secondo me lo è davvero“.
Sulle sue aspettative in vista del big match Sinner-Alcaraz: “Penso ci saranno scambi spettacolari. Jannik non vede l’ora di giocare questa partita, a prescindere da come vada. A differenza di altri avversari, loro si incastrano alla perfezione. Penso sarà uno spalla contro spalla. Saranno piccoli dettagli a fare la differenza, non credo che sarà un match netto per uno o per l’altro. Il primo set come al solito sarà un crocevia. Se Alcaraz non dovesse giocare in maniera così incredibile, nel prendere lui l’iniziativa in attacco, allora potrebbe fare la differenza la fase difensiva di entrambi. Se lo spagnolo riesce ad avere un filo di pazienza in più e non attaccare per forza sulla prima palla anche se non è comoda, e riesce soprattutto a difendere meglio sul piano d’attacco di Sinner, allora potrebbe vincere”.
“Jannik dal punto di vista tattico è sempre stato abbastanza a posto nei confronti di Alcaraz. Adesso però la forza in più che ha Sinner è quella di sapere che il suo piano in partenza funziona. Poi se non fosse così, lui sicuramente ha già l’idea di come fare delle variazioni nella partita. Lo spagnolo deve creare delle crepe in questa sua solidissima sicurezza mentale e tattica, perché come Djokovic è in grado di essere utilitaristico. Non lo vediamo più fare delle piccole sciocchezze o ingenuità, adesso è sistemato“, prosegue Puppo.
“Voglio ricordare che sono passati 6 mesi da quando è stato lapidato Sinner in occasione della Coppa Davis a Bologna. 6 mesi. Ha completamente ribaltato il tavolo. Le 16 vittorie consecutive ad inizio stagione sono importantissime, perché per pareggiare Sinner bisogna tirar fuori il meglio di Djokovic. Jannik ha vinto 39 set contro 4 e ha ceduto set a tre giocatori. È roba solo di Federer e Djokovic, ad inizio anno. Dopo che hai un po’ minato le sicurezze del serbo, la sfida ritorna ed è forse la più significativa con Alcaraz, perché poi te lo porti dietro per altri dieci anni. È con lui che devi fare i conti“, aggiunge il giornalista di Eurosport.
Sulle prospettive di Sinner verso il n.1 del ranking: “La notizia della rinuncia di Djokovic a Miami crea una situazione, che per Alcaraz non è nuova mentre per Sinner lo può essere. A mio modesto parere, se Jannik vince la semifinale di sabato, o a Roma o al Roland Garros diventa numero 1 del mondo. Il trend è marcato. Lui di punti ne ha da difendere a Miami e Montecarlo, ma Alcaraz ne ha di più. Djokovic ha fatto una scelta da serpente, secondo me ha detto: ‘Se vado a Miami questi due qua mi sotterrano ancora di più mentalmente, e io mi tolgo. Per me quello che conta è giocare bene sul rosso, mentre Wimbledon è Wimbledon e me lo giocherò sempre’. Adesso aspettatevi che il serbo si metta testa bassa a tirare fuori il meglio che ha ancora per essere competitivo contro questi due qua, visto che Medvedev sulla terra non è così d’impatto“.
“Non può perdere troppo la distanza da quello che è l’essere il padrone del circuito. Ha fatto benissimo a rinunciare a Miami, poi non so se abbia anche fastidio al gomito, ma lui deve pensare al rosso. Sulla terra ci sarà lo scontro generazionale definitivo: Alcaraz lo ha già superato diventando n.1 in circostanze particolari, ma comunque meritate, mentre Medvedev un po’ meno perché Djokovic fu mandato fuori dall’Australia quella volta lì. Se Sinner diventa n.1 al mondo, quella è la situazione che più teme Nole nella prospettiva di giocare fino a Los Angeles 2028. È lunga la strada…“, spiega Puppo.
VIDEO: LA PUNTATA COMPLETA DI TENNISMANIA
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