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Marco Odermatt rimonta e fa 12 di fila ad Aspen! De Aliprandini sfiora il podio, Vinatzer mai così bene

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Marco Odermatt
Marco Odermatt - LaPresse

L’invincibile Marco Odermatt, l’inarrivabile Marco Odermatt, il dominatore Marco Odermatt. Non c’è partita per nessuno tra le porte larghe, con l’elvetico che vince anche il secondo gigante di Aspen (Stati Uniti) e continua la sua marcia inarrestabile in questa disciplina. Anche quando sbaglia, si rialza e finisce davanti a tutti. Meno due alla stagione perfetta, meno due al record di 14 vittorie consecutive in gigante del mito Ingemar Stenmark. Molto bene l’Italia, con Luca De Aliprandini e Alex Vinatzer che si esaltano e terminano ai piedi del podio.

Una manche thrilling in quel di Aspen, con il re che non è mai andato così vicino ad abdicare. Odermatt doveva recuperare 32 centesimi su Steen Olsen, era terzo dopo la prima manche. Apre il cancelletto e sul muro iniziale si fa scaricare andando ad un passo dall’uscire, poi cambia completamente marcia e piazza tre quarti di gara sublimi, rifilando mezzo secondo a tutti nell’ultimo settore. Sono tredici vittorie stagionali per il fenomeno elvetico (eguagliato sé stesso, Stenmark, Hermann Maier e Marcel Hirscher), alla prossima sarà record assoluto.

Doppietta svizzera tale e quale a quella di ieri, con Loic Meillard ancora secondo e a podio in gigante, distante 34 centesimi dal connazionale. Completa il podio sempre un norvegese, ma Timon Haugan (+0.58) rimpiazza Atle Lie McGrath. Davanti a tutti dopo la prima manche c’era Alexander Steen Olsen, che ancora una volta sbaglia la seconda parte di gara, oggi fermandosi completamente e arrivando diciassettesimo.

Ai piedi del podio, come detto, c’è una grandissima Italia, con Luca De Aliprandini quarto e Alex Vinatzer quinto. Non arriva la prima top-3 in gigante per il Bel Paese dopo l’Alta Badia del 2021 per un solo decimo, quello che separa Haugan da De Aliprandini. Ma finalmente possiamo dire che il “Finferlo” è tornato quello dell’argento iridato, quello che può farci sognare anche il ritorno al successo, sempre chiedendo permesso prima al fenomeno Odermatt. Una sciata quella di Luca perfetta sul muro iniziale, straordinaria sulla stradina del secondo intermedio, con il solo errore arrivato nel terzo settore che gli fa perdere il podio; comunque, continuando così, è solo questione di tempo.

Impressiona Vinatzer, che è cresciuto in maniera vertiginosa tra le porte larghe. Il classe 1999 chiude a 1 secondo e 15 centesimi dal vincitore, ma soprattutto con il miglior tempo della seconda manche (11 centesimi meglio di Odermatt). Per l’azzurro è il miglior risultato stagionale nel Circo Bianco, meglio anche del suo amato slalom. Vinatzer con questo risultato entra nei primi 15 della classifica di gigante (grazie ad alcune defezioni per infortunio) e dal prossimo slalom partirà dunque con un pettorale tra l’8 e il 15, con il sogno del primo podio in un’altra specialità non più irrealizzabile. L’Italia ha trovato finalmente uno sciatore tecnico in grado di competere ad altissimi livelli nelle due discipline, e domani ‘Vinny’, con il morale a mille, può davvero far saltare il banco.

Sesto posto finale per il croato Filip Zubcic (+1.23), che precede di 0.13 lo sloveno Zan Kranjec. Si conferma a livelli elevati lo svizzero Thomas Tumler, ottavo a 1.40 dal connazionale, appena davanti a McGrath, che non bissa il podio di ieri. Top-10 chiusa da un altro elvetico (e fanno quattro per i rossocrociati nei primi dieci), Gino Caviezel, che paga 1 secondo e 81 centesimi da Odermatt.

Poi per gli azzurri tante uscite, tutte con parecchi rimpianti. Filippo Della Vite non stava sciando male, era sui tempi di Vinatzer dopo due intermedi quando anche lui è caduto nella trappola del tracciato, allungando la linea in maniera irrecuperabile nelle cinque porte che giravano davvero tanto. Stesso punto fatale anche per Hannes Zingerle, che vede a grande rischio la sua presenza tra i primi trenta partenti nelle prossime gare. Il classe 2001 invece quest’anno non è mai riuscito a trovare il centesimo per fare l’euro, sono già tante le sue uscite in una stagione che possiamo definire di apprendistato, dopo la grande scalata dell’anno scorso.

Inforca sul primo muro con il braccio Giovanni Borsotti, che è in caduta libera dopo aver iniziato l’anno come miglior gigantista azzurro. Sono lontane le sensazioni della top-10 dell’Alta Badia, e la botta presa oggi è forte. Trasferta americana da cancellare per Borsotti, che comunque non ha tempo per rimuginare. Tutti i gigantisti infatti torneranno in pista nel prossimo weekend in Slovenia, a Kranjska Gora, dove vedremo se il re continuerà a dominare.

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