Atletica
Massimo Stano radioso: “Mi sono ritrovato, record italiano inaspettato. Cambia tutto per le Olimpiadi”
Prova di forza da parte di Massimo Stano, che ha giganteggiato alla Classica di Taicang e ha realizzato il nuovo record italiano della 20 km di marcia. Il Campione Olimpico ha operato uno strappo nei pressi del quattordicesimo chilometro e ha tagliato il traguardo con il tempo di 1h17:26, migliorando di diciannove secondi il proprio primato nazionale che reggeva da cinque anni. Il nostro portacolori ha chiuso al secondo posto con lo stesso tempo del cinese Zhang Jun, rinunciando a fare la volata.
Massimo Stano ha espresso tutta la propria soddisfazione attraverso i canali federali: “Mi sono davvero divertito e mi sentivo bene sotto ogni punto di vista, fisico e mentale. Per me è un record inaspettato, ma forse deve arrivare proprio quando non te lo aspetti. Soprattutto sono stracontento delle sensazioni, ancor più che del primato italiano. Ho ritrovato me stesso sulla 20 chilometri, come non accadeva da un paio di anni: Stano è tornato. Era una gara per verificare lo stato di forma, e anche per riprendere fiducia su questa distanza. Non avrei accettato facilmente di andare alle Olimpiadi con il tempo della passata stagione, 1h20:07, perché non è quello che voglio andare a fare lì. Adesso cambia tutto. E sono anche riuscito a gestire senza problemi gli imprevisti, che invece in altre situazioni mi avrebbero condizionato: un gel che mi è caduto al rifornimento, un fastidio addominale che ho attenuato con la respirazione”.
Il pugliese ha poi proseguito: “Sono partito con maglia termica, scaldacollo e guanti, ma ero abituato perché mi sono allenato al freddo, anche qui, e nei giorni scorsi a Nanchino ho trovato anche la neve. Mi sono presentato qui mentalmente libero, con pensieri positivi, senza pressioni e senza aspettative, molto curioso di vedere cosa accadeva. Ho avuto le risposte che cercavo. L’idea era di stare in gruppo per capire quando muoversi e dopo tredici chilometri ho deciso di attaccare, ma poi ho visto quattro palette gialle di avvertimento dai giudici, che non hanno avuto conseguenze, però ho preferito rallentare. Nel finale ho quindi proseguito con Zhang Jun e non ho fatto la volata per la vittoria, che non mi avrebbe cambiato niente”.
L’azzurro ha poi concluso: “Da qualche mese, in allenamento, ricevo tanti stimoli dagli atleti cinesi con cui condivido la preparazione a Castelporziano. Ho soltanto da imparare e non voglio mai smettere di farlo. Ora si continua a lavorare, dopo un paio di settimane di recupero. Il merito è di tutto il mio staff, a cominciare dal coach Parcesepe che si è rimesso in gioco cambiando qualcosa negli allenamenti. E il pensiero va alla famiglia: pochi mesi prima delle Olimpiadi di Tokyo era nata Sophie, qualche giorno fa è arrivato il piccolo Liam e anche quest’anno ci sono i Giochi… Poi in questo periodo di grandi risultati per gli azzurri non potevo essere da meno. E magari è simbolico che il 24esimo record italiano del 2024 sia il mio!”.