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Michael Magnesi va KO dopo una drammatica dodicesima ripresa: sfuma il WBC Silver, aveva il match in pugno
Michael Magnesi è stato sconfitto per KO tecnico da Masanori Rikiishi nel finale della dodicesima e ultima ripresa. Il pugile italiano aveva dominato i primi otto round dell’incontro andato in scena a Colleferro (in provincia di Roma) e aveva chiaramente in pugno la vittoria (era ampiamente in vantaggio nei cartellini), ma negli ultimi quattro round è andato progressivamente in calo dal punto di vista fisico. Il 29enne laziale era letteralmente sulle gambe nel finale e negli ultimi tre minuti è andato al tappeto in due occasioni, poi è stato messo alle corde dall’avversario e dopo una raffica di colpi insistente l’arbitro ha deciso di interrompere giustamente (e, anzi, tardivamente) l’incontro.
Michael Magnesi non è riuscito a difendere la cintura WBC Silver dei pesi superpiuma (categoria di peso fino a 59 kg), perdendo al cospetto di un avversario più alto di dieci centimetri (168 contro 178) e che ha avuto l’ardore di non arrendersi mai, credendoci anche nel momento più critico, dopo otto frazioni in cui si era visto soltanto il padrone di casa. Il nostro portacolori è incappato nella seconda sconfitta in carriera (a fronte di 23 vittorie), pagando troppo in fase difensiva e non riuscendo a incassare al meglio i tanti colpi del rivale, dopo aver attaccato brillantemente a spron battuto per tre quarti dell’incontro.
Michael Magnesi non è riuscito a concretizzare una delle chance più grandi della propria carriera: chi avrebbe vinto questa sera, infatti, si sarebbe garantito la possibilità di fronteggiare lo statunitense O’Shaquie Foster, attuale Campione del Mondo per la WBC (salvo cambi di decisione dell’ente). Il già Campione del Mondo IBO dovrà ora ripartire dal basso, dopo aver avuto già una seconda chance in seguito alla sconfitta rimediata contro Anthony Cacace nel 2022. Rikiishi ha ottenuto il quindicesimo sigillo in carriera (l’unica battuta d’arresto risale a sei anni fa) e ora potrà sognare in grande.
LA CRONACA DELL’INCONTRO
Michael Magnesi mette subito pressione all’avversario, piazzando tre ganci destri rimarchevoli, colpendo in maniera nitida il volto del giapponese. Nella seconda ripresa scambia forse troppo con l’asiatico e accetta un incontro a viso aperto, ma si fa apprezzare con un bel montante e poi scaraventa un mirabile gancio destro al volto. Il copione si ripete nel terzo round, dove il padrone di casa va avanti a viso aperto e tramortisce il rivale dalla corta distanza, poi ci prova anche dalla media (sbagliando strategia) e poi si esalta con un superbo gancio sinistro al volto. Poco dopo apre un po’ troppo la guardia e viene colpito nitidamente in viso.
Magnesi alza il ritmo in maniera perentoria, mette alle corde Rikiishi e lo fa traballare con un gancio sinistro, braccandolo poi da vicino e insistendo nell’azione. Il pugile laziale si esalta con montante e gancio nella sesta ripresa e l’asiatico inizia a diventare una maschera di sangue, ma scambia tantissimi colpi e riesce a fare male al nostro portacolori grazie a caparbietà e insistenza. Il 29enne sembra essere avanti nei cartellini, ma inizia a perdere un po’ di lena agonistica e il fisico non sembra più sostenerlo come nella prima parte dell’incontro, tanto che la settima ripresa è dominata dall’ospite.
Entrambi i pugili sono sfiniti, la pressione di Magnesi ha sortito l’effetto desiderato e il detentore della cintura sembra fare qualcosa in più tra ottavo e nono round, cercando di garantirsi la supremazia nella preferenza dei tre giudici. La decima ripresa si apre con un colpo preciso alla figura dei Rikiishi, ma il calo fisico di Lone Wolf è evidente e sbaglia ad accettare un serratissimo scambio corpo a corpo di rara bellezza agonistica durato una quindicina di secondi, dove davvero poteva arrivare il colpo del ko.
Magnesi è totalmente sulle gambe e Rikiishi inizia a fare malissimo quando si entra negli ultimi sei minuti, il laziale stringe i denti ma in avvio dell’ultimo round va al tappeto per due volte. Il giapponese dà tutto, insiste con una raffica di colpi, Magnesi non ha nemmeno la forza per rispondere e addirittura cade a terra all’indietro da solo. L’arbitro dovrebbe interrompere, ma non lo fa. Michael si rialza, il giapponese lo rimette alle corde e insiste nell’azione, il pugile italiano non ha più la forza per rispondere, è la maschera di se stesso e con colpevole ritardo, quando mancano una trentina di secondi, l’arbitro sancisce il KO tecnico.