Tennis
Monaco estasiato da Alcaraz: “Ha davvero tanto margine. Sinner fa arrivare a 4 gli avversari, poi…”
Bilancio agrodolce in chiave azzurra dopo gli ottavi di finale maschili del Masters 1000 di Miami 2024, in cui è arrivata la vittoria di Jannik Sinner sull’australiano Christopher O’Connell oltre alle sconfitte di Lorenzo Musetti con Carlos Alcaraz e di un deludente Matteo Arnaldi contro Tomas Machac (prossimo avversario ai quarti del n.3 al mondo). Di questo e di molto altro si è parlato nella puntata odierna di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo (giornalista e telecronista di Eurosport) e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospite Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport).
“La mia sensazione è che Alcaraz non fosse tennisticamente nella sua giornata più eccelsa, però aveva comunque la tranquillità di chi si sente superiore. È tornato quell’approccio leggero, easy, che poi fa la differenza. Musetti invece, nonostante venisse da due belle vittorie e potesse giocare con meno pressione addosso, è sempre un po’ sull’orlo di un nervosismo e di una pressione che ti mette anche Alcaraz, perché sai di dover giocare al massimo per poterci fare partita, e che gli è costato un po’ quel primo break molto importante. Da quel momento infatti è sempre stato sotto“, dichiara Monaco.
“Nel secondo set è partito meglio, ma la sensazione generale è sempre stata quella che Alcaraz avesse un margine tennistico, mentale, di sicurezza e di tranquillità che ha prodotto questo 6-3 6-3 non troppo severo nello score, ma nella sostanza la stessa cosa degli ultimi due confronti. Sono tre match che Musetti non arriva a 4 game in un set contro Alcaraz, quindi evidentemente c’è una differenza di livello che speriamo nel tempo ed in certe occasioni si possa un po’ colmare“, sottolinea il commentatore tecnico di Eurosport.
Sul momento di Alcaraz: “Nonostante abbia vinto Indian Wells, sta cercando di non sprecare più energie e giocate che non servono. Adesso c’è il pugnetto, la faccia un po’ più cattiva, più concretezza, che era evidente arrivasse dopo un periodo con meno vittorie. Si sono resi conto che quella sua esuberanza va un po’ controllata. Nell’arco della partita ha delle pause e dei momenti in cui gli manca un po’ quella concretezza per chiudere i match e per non far rientrare gli avversari, però quando sta bene ha davvero tanto margine anche contro giocatori fortissimi“.
Sul feeling di Sinner con Miami e sulla vittoria di ieri agli ottavi: “Nel 2022 si ritirò ai quarti con Cerundolo, ma aveva una bella occasione. Sostanzialmente nelle ultime tre stagioni rischiava di fare tre finali, quindi è un torneo che ama molto. O’Connell per certi versi è un giocatore molto particolare, un po’ d’altri tempi, perché a questi livelli giocare solo il back di rovescio alla lunga era evidente che la differenza venisse fuori. È però la terza partita, se contiamo anche quella con Vavassori, in cui comincia un po’ diesel. Ci sono i periodi, in cui non sai bene il perché, ma entri in campo e sei un po’ spento, fai fatica a carburare, l’avversario parte a mille, ci sta. Tanto vento, non era facile giocare. Sicuramente l’australiano può avere qualche rimpianto per il primo set, però ad arrivare a 4 sono quasi tutti bravi, poi quando devi chiudere il set ed il gioco si fa duro viene fuori la tenuta mentale e la consistenza di Sinner“.
Su alcuni atteggiamenti dell’azzurro: “C’è stata poi quell’interruzione. Adesso ormai tra ombrelli tenuti, ghiaccio e asciugamani passati agli spettatori che non stanno bene, il premio Nobel per la pace è lì dietro l’angolo (ride, ndr). Lui è carino, gentile, educato e sono sicuro che sia spontaneo in tante cose, però sono anche delle belle figure molto facili, anche se è vero che non tutti in quella situazione hanno la sensibilità, presi dalla partita, di fare quel gesto lì. È stato simpatico anche quando ha tirato la pallinata nelle parti basse al suo fisio, si è riso e scherzato, anche perché la partita in quel momento stava andando per il verso giusto“.
Sulle prospettive della parte bassa del tabellone: “Quando hai un ottavo dove vedi Machac, Arnaldi, O’Connell e Sinner, se Jannik non va in semi c’è qualcosa di strano. Sicuramente oggi Machac può avere quelle energie anche mentali per provare a dare fastidio a Sinner. Cose che ieri sono mancate totalmente ad Arnaldi, che è arrivato un po’ appagato e non al massimo, giocando una brutta partita. Sinner e Medvedev quarti hanno avversari meno quotati, ma fastidiosi e molto in fiducia. Non metterei la mano sul fuoco per un due set a zero, soprattutto del russo contro Jarry“.
VIDEO: LA PUNTATA COMPLETA DI TENNISMANIA
https://www.youtube.com/watch?v=9jvWV_tzGJw