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Monaco: “Sonego paga alcune cose, ma il doppio con Sinner…Per Musetti è Rune il vero test”

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Lorenzo Sonego
Sonego / LaPresse

Impazza il torneo di Indian Wells, ormai entrato negli ottavi di finale. Nel consueto appuntamento di TennisMania sul canale Youtube di OA Sport, condotto da Dario Puppo, è ospite Guido Monaco di Eurosport che si è espresso a 360° sul panorama azzurro.

Il primo argomento sviscerato è quello di Lorenzo Sonego, ko contro Cameron Norrie: “Diciamo che dalla stagione clamorosa in cui arrivò in semifinale a Roma, ho avuto sempre il timore che quel tipo di ranking fosse un po’ sopra il suo livello. Un po’ per qualche problemino al rovescio, ma anche nell’utilizzo del servizio. Nel 2022 è stato ha avuto una stagione bruttina vincendo un torneo a fine anno, lo scorso anno si è stabilizzato, ha vinto le sue partite, ma quando arrivavano le sfide decisive, come con Khachanov al Roland Garros, non riusciva a fare il passo in avanti. Non so dire se è più per suoi limiti; non voglio dire che sia diventato prevedibile, ma magari nei momenti decisivi gli viene un po’ di fretta, non è convinto al 100% di poter vincere determinati match“.

Monaco continua con l’analisi sul ragazzo di Torino: “Berrettini lo ha dimostrato: per fare un salto ulteriore in classifica, per diventare qualcosa di più di un top 30-40-50, se sei sbilanciato su due colpi, devi avere il servizio potente, devi avere la capacità di mascherare alcune tue lacune con un gran colpo che forse Lorenzo non ha. Il back è quello che è, avanti è altalenante e le percentuali di servizio vanno e vengono. Alla fine è sempre una somma di dettagli, e credo che in fondo certe cose le paghi“.

Il discorso verte poi sul doppio Sonego-Sinner, che si è portato a casa una partita assai interessante contro Karen Khachanov ed Andrey Rublev: “Fa riflettere e sorridere, siamo andati avanti per anni a dire che senza doppio non si andava lontano e adesso ne abbiamo ben due. Vavassori e Bolelli sono specialisti giocando spesso insieme, Sinner e Sonego si combinano molto bene: Jannik è un muro dietro e Lorenzo è mobilissimo a rete, sarà un bel problema scegliere quale doppio schierare in Davis. Con Zeballos e Granollers può essere un bel test per capire a chi affidarsi, Bolelli e Vavassori li hanno battuti due volte su due sulla terra”.

In nottata invece c’è stato il successo di Lorenzo Musetti, che ha battuto Denis Shapovalov in una sfida estetica assai bella: “Il fatto che abbia vinto una partita tirata è molto importante, ogni volta che aveva giocato una sfida sul filo aveva perso. Non è ancora una verifica probante, ma ha vinto un incontro che gli può dare fiducia, contro il canadese che aveva dato 6-1 6-4 a van de Zandschulp ed è apparso più motivato nelle ultime settimane. Rune è il vero test per capire se sta tornando il giocatore competitivo anche sul cemento. La velocità del gioco non troppo elevata potrebbe essere un elemento a suo vantaggio, lo abbiamo visto anche più avanti per questo: quando hai qualche centesimo di tempo in più hai la possibilità di stare più vicino alla riga di fondo. Rune ora arriva più fresco in campo, ma magari anche meno rodato“.

LA PUNTATA DI TENNISMANIA DEL 10 MARZO

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