Tennis
Monaco sugli italiani: “Sinner competitivo sulla terra; Musetti nato per vincere, Arnaldi da acquolina in bocca”
Dire le cose come stanno, in totale sincerità. Guido Monaco, commentatore tecnico di Eurosport, ha affrontato nell’ultima puntata di TennisMania (condotta dal collega di Eurosport, Dario Puppo), sul canale Youtube di OA Sport, gli argomenti inerenti al Masters1000 di Miami. Particolare attenzione è stata data alle prestazioni degli italiani, che ieri hanno ottenuto tre successi in campo maschile. Ci si riferisce a Jannik Sinner, Matteo Arnaldi e Lorenzo Musetti.
“Ieri è stata una bella giornata di tennis per l’Italia e per il torneo, visto il livello dei match. Sinner ha rischiato perché si sono concatenate due situazioni: la prestazione non scintillante del giocatore più forte e quella eccelsa di quello più debole. Il Sinner del primo set e mezzo mi ha ricordato un po’ quello dei primi due parziali nella Finale a Melbourne, un po’ spento, tirava piano. Dopo i primi game di assestamento, Griekspoor ha alzato tantissimo il livello e sinceramente meritava di vincere per quanto fatto vedere tennisticamente fino all’interruzione per pioggia. Quando si è tornati a giocare, Sinner ha alzato la spinta e probabilmente la pausa gli ha permesso di riflettere su quanto stesse accadendo. Nel terzo set ha giocato bene e queste sono le vittorie che hanno un peso specifico incredibile perché ti danno una grande consapevolezza“, ha affermato Monaco.
“Griekspoor poi è un giocatore formidabile come lo è anche Shapovalov che esprime tennis come due facce della stessa medaglia: grande facilità di gioco e poco criterio nelle scelte. Meglio per Arnaldi che ha giocato una partita solidissima, in cui ha avuto solo un’incertezza nel finale quando è andato a servire per il match, ma poi al tie-break con grande intelligenza l’ha portata a casa. Lui ci sta bello dentro a questo livello. Contro Machac, che ha giocato una maratona contro Murray, viene l’acquolina in bocca“, ha sottolineato il commentatore tecnico di Eurosport.
Una chiave di lettura c’è stata anche sui dati della partita tra Sinner e Griekspoor: “Jannik ha perso 13 punti con la prima palla in tutto il match e con la seconda ha avuto un ottimo rendimento. Al servizio non ha rischiato granché e forse stiamo dando un giudizio troppo negativo sulla prima parte della partita di Sinner perché siamo abituati a vederlo vincere con margine. Però i numeri non dicono tutta la verità, la sensazione forte era di un giocatore molto in difficoltà perché l’avversario l’ha messo alle corde, ma il fatto di esserne venuto fuori ha un valore doppio. Per il modo in cui è venuto fuori, mi fa avere meno dubbi sul fatto che possa arrivare in fondo a questo torneo. Poi sei mesi a tirare, ci può stare un po’ di calo e se dovesse fare almeno semifinale qui, cosa che faccio fatica a non immaginare, la campagna americana va archiviata con positività“.
Parlando in maniera specifica del match tra Arnaldi e il ceco Tomas Machac, Monaco ha precisato: “Il ceco è un giocatore con una rapidità di piedi e cervello pazzeschi, dotato di un rovescio lungolinea che è tra i migliori del circuito, forse il migliore. A rete e in acrobazia è capace di tutto e ha preso tante consapevolezze. Non ha magari questo grande peso di palla per confrontarsi con i big. Credo sia un’occasione per entrambi. Arnaldi ha una grande convinzione nei propri mezzi, non ha paura. Lui crede di poter stare a quel livello ed è il passaggio più difficile per un tennista giovane. Lui impara in fretta e poi migliora: tira fortissimo e il servizio è molto cresciuto“.
Venendo a Musetti, il giudizio è chiaro: “Chiariamo una cosa su di lui. Stiamo parlando di un giocatore speciale, uno nato per vincere partite di tennis. Poi, c’è il campo e la stagione. Musetti se trova un po’ di tranquillità e serenità, anche sul cemento contro giocatori come Safiullin deve vincere. Poi al piano superiore ci sono dei problemi tecnico-tattici a mio avviso. Contro Shelton nel prossimo turno sarà difficile, anche perché il toscano fatica a rispondere contro questi tennisti che servono molto bene“.
Allargando gli orizzonti su altri: “Alcaraz contro Monfils sarà un match interessante. Marozsán ha dato 6-1 6-1 a Rune e il danese si è sciolto. L’ungherese è fortissimo, ha tutto e si muove bene. Se Ruud incrocia Medvedev, può dargli problemi. Il russo non ha Humbert, ma Koepfer: per lui è una buona notizia. O’Connell fa parte di quell’ondata australiana di giocatori che stanno prendendo una credibilità notevole. Tennista da rispettare, ma Jannik è un’altra cosa. Machac secondo me può pagare la fatica contro Arnaldi. Il ligure è da primi cinque del mondo in fatto di spostamenti e sta sviluppando una bella artiglieria“.
Concludendo su Sinner, si è parlato della gestione del suo status e delle possibilità sul rosso: “Diciamo la verità. Sinner, ragazzo intelligente e contornato da persone di buonsenso, sa che tutta questa attenzione incredibile andrà gestita, soprattutto con la stanchezza. Bisogna imparare, ma lui è già molto bravo, ma ci saranno momenti in cui non sarà possibile, quindi teniamo conto anche di questo aspetto. Non è pensabile per lui, come nessun tennista, essere al top dal 1° gennaio al 31 dicembre. Sulla terra? Le sue caratteristiche sono meno dominanti, perché ci sono degli specialisti, ma può essere molto competitivo“.