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MotoGP, quanta carne sul fuoco del GP di Portogallo! Sette i piloti sui quali tenere altissima l’attenzione

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Bagnaia, Binder, Martin | LaPresse

C’è tanta carne al fuoco nella MotoGP che si appresta a vivere il Gran Premio del Portogallo. Il fine settimana del 22-24 marzo potrà fornire importanti risposte relative ai rapporti di forza intravisti nell’ouverture di Lusail. Tanto per cominciare, sarà molto interessante osservare lo “scontro diretto” tra Francesco Bagnaia e Jorge Martin.

L’italiano e lo spagnolo hanno un rapporto diametralmente opposto con l’autodromo di Portimao. Pecco vi ha spesso fatto benissimo. Viceversa, Martinator da queste parti ha sempre pagato dazio. Un balzello talvolta salato, poiché l’iberico ha patito anche un serio infortunio (nel 2021).

Questa tendenza proseguirà anche nel 2024? Se così fosse, il piemontese potrebbe tirare un primo colpo al madrileno, che sulla carta dovrà difendersi in un contesto storicamente nemico. Se, al contrario, l’alfiere del Team Pramac dovesse reggere il confronto con il bi-campione del mondo, allora uscirebbe rafforzato dal weekend lusitano.

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Fortunatamente, la MotoGP fornisce anche altri temi d’interesse. Su tutti, la competitività di Marc Marquez. El trueno de Cervera è uscito dall’irrilevanza in cui era sprofondato nel 2022-2023, ma ha faticato nel confronto con Bagnaia e Martin. L’esordio con la Ducati marchiata Gresini è stato incoraggiante, ma il veterano spagnolo non ambisce certo a dei meri piazzamenti. Vedremo se si avvicinerà ai più giovani rivali.

A proposito di gioventù, c’è grande curiosità attorno all’esuberante Pedro Acosta. Il suo esordio in Qatar è stato convincente. Ha pagato l’assoluta inesperienza, ma l’atteggiamento ha impressionato. Il ragazzino non ha paura di nessuno e sembra intenzionato a lasciare il segno quanto prima, anche a costo di prendersi qualche rischio e ammaccarsi.

Capitolo Italia, i riflettori saranno puntati principalmente su Marco Bezzecchi, totalmente mancato a Lusail. Semplice “falsa partenza”, oppure bisogna iniziare a preoccuparsi? Al contrario, Enea Bastianini ha vissuto un esordio solido. La sua ambizione è la stessa di Marquez. Uno come lui non è fatto per accontentarsi di piazzamenti. A Portimao, nel 2023 cominciò il suo lungo calvario. Confermerà quanto di buono messo in mostra in Medio Oriente?

Last but not least, possono essere Brad Binder e la sua KTM un’alternativa concreta allo strapotere Ducati? Per il bene della MotoGP verrebbe da augurarsi di sì, perché per i marchi giapponesi permangono gli affanni e Aprilia resta esageratamente ondivaga. Sempre che il Portogallo vidimi quanto espresso dal Qatar…

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